Il premier uscente Stefan Lofven è stato sfiduciato dal parlamento di Stoccolma dopo il voto del 9 settembre che in Svezia non aveva portato a nessuna maggioranza certa. ...
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Lofven sarà quindi ricordato per essere stato il primo capo del governo a ottenere un voto contrario dall'assemblea scandinava. La votazione ha visto unirsi l'opposizione di centrodestra e i nazionalisti, con l'obiettivo dichiarato di porre fine al potere del partito Socialdemocratico. Le elezioni generali di due settimane fa avevano consegnato al Paese scandinavo una situazione politica di sostanziale parità tra lo schieramento di centrosinistra e quello dei partiti di centrodestra dell'Alleanza. A separare i due blocchi solo un seggio di distanza nell'assemblea che conta 349 rappresentanti. Il partito della destra estrema, sovranista e nazionalista con radici nel neofascismo, aveva cercato di imporsi come seconda forza politica in Svezia. I Democratici Svedesi di Akesson non hanno ottenuto quello che speravano ma, attestandosi come terzo partito, sono diventati determinanti per una soluzione di compromesso che consenta la formazione del futuro esecutivo svedese.
Il premier svedese uscente Stefan Lofven
Lofven, dopo aver incassato il peggior risultato nella storia dei Socialdemocratici, si era rifiutato di dare le dimissioni. In conferenza stampa ha affermato che c'è ancora una possibilità che torni al potere e che non darà mai il supporto a un governo dell'Alleanza. «Un governo di questo tipo - ha aggiunto - è irrealistico perché i partiti dell'Alleanza hanno promesso di non volere l'appoggio dei nazionalisti». Ulf Kristersson, leader dei Moderati, è secondo il parere degli analisti, il primo a cui lo speaker del Parlamento darà l'incarico di formare un nuovo governo. Nello schieramento di centrodestra nessuno al momento ha abbastanza voti per la manovra sulla spesa, considerata fondamentale per un governo stabile. I partiti dell'Alleanza sono divisi proprio sul punto di chiedere o meno il supporto ai Democratici Svedesi: il partito del Centro e quello Liberale si oppongono alla cooperazione con i nazionalisti, mentre i Moderati sarebbero disponibili a trattare con loro. Lofven resterà in carica fino a quando non si insedierà il nuovo governo, mentre il Parlamento ha quattro tentativi per indicare il futuro primo ministro. Se La Svezia non riuscirà a formare un governo, il rischio è una crisi politica mai avvenuta nella storia del Paese nordico e di conseguenza nuove elezioni entro tre mesi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino