Sul terremoto in Centro Italia «l'Europa si è mossa subito» e potrebbero arrivare fondi fino a «due miliardi». Lo afferma in un'intervista...
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«In aggiunta a queste risorse per la ricostruzione, si possono usare i fondi strutturali destinati alle regioni». L'Italia, aggiunge, non è tanto in grado di trattare con l'Europa: «Non riusciamo ad essere incisivi. Perché manca una strategia. Bisogna organizzare a Bruxelles una presenza, anzitutto fisica, nelle direzioni generali, in Parlamento, nelle riunioni di settore e in qualsiasi luogo decisionale». «Mi sembra che Gentiloni stia usando linguaggio giusto. Quello utile a ricomporre, senza cedere sui contenuti, tante fratture e lacerazioni». Quanto al dilagare del populismo, per Tajani «le ragioni del malessere derivano, essenzialmente, da questi fattori. Uno: l'Europa comunica male quello che fa. Due: lo scaricabarile sull'Europa» da parte «degli Stati nazionali. Tre: l'eccesso di euro-burocrazia». «Troppo rigorismo e non un giusto rigore». In Angela Merkel vede invece «soprattutto sul tema dell'immigrazione, un giusto approccio europeo». Trump «sicuramente ha risvegliato un orgoglio europeo. Che non dev'essere visto come contrapposizione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino