Addio al piccolo Giorgio Pompilii, morto a 7 anni a causa di una malattia degenerativa

Il dramma a Teramo, lo strazio del padre che annuncia la scomparsa del figlio sui social. La famiglia ha combattuto con forza per trovare una cura sperimentale

Addio al piccolo Giorgio, morto a 7 anni a causa di una malattia degenerativa
«Re Giorgio non è più con noi, è salito in cielo». È stato il padre Paolo Pompilii ad annunciare, l'altra notte sui...

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«Re Giorgio non è più con noi, è salito in cielo». È stato il padre Paolo Pompilii ad annunciare, l'altra notte sui social, la morte del figlio, Giorgio Pompilii, a soli 7 anni. Giorgio ha trascorso la sua breve esistenza combattendo contro una malattia neuro-degenerativa che purtroppo non offre speranze di guarigione. È morto all’ospedale "Mazzini" di Teramo, circondato dall’infinito amore di mamma Manuela, papà Paolo e la sua sorellina. «Giorgio era un bambino straordinario, dotato di una forza incredibile che gli ha permesso di sfidare il suo terribile destino, regalandogli alcuni anni in più di quelli che questa rara malattia concede», dicono le persone che lo hanno conosciuto. Tuttavia, i suoi genitori hanno dovuto affrontare una dura realtà che nessuna mamma  e nessun papà dovrebbero mai sperimentare: l'assenza di una cura.

 


 

Secondo il racconto dei suoi genitori in varie interviste televisive, i primi segni della malattia sono comparsi quando Giorgio aveva circa due anni, manifestandosi con difficoltà nella deambulazione. Questo ha portato a numerosi esami clinici per stabilire una diagnosi. Ciò ha comportato numerosi viaggi e visite in vari centri medici in Italia, oltre a frequenti accessi al pronto soccorso durante le crisi di Giorgio e prolungati ricoveri. Nel 2021, durante la raccolta fondi di Telethon, la famiglia ha lanciato un appello in Rai per ottenere l’accesso alle cure sperimentali, ma purtroppo Giorgio, con i suoi cinque anni, era già in una fase troppo avanzata per usufruire di tali trattamenti. Il Covid ha ulteriormente complicato la lotta per la vita di questi bambini speciali.

 

 

Ma l’appello televisivo ha sortito un effetto positivo e Giorgio è stato accettato in una struttura a Milano per ricevere cure sperimentali. Ma la malattia, con il tempo, è progredita. La notizia della sua morte, su Internet, ha ricevuto migliaia di visualizzazioni, accompagnate da numerosi messaggi di cordoglio da ogni angolo d’Italia. Toccante il ricordo del sindaco Gianguido D'Alberto: «Oggi, in cielo, tra gli angeli che ci guidano e proteggono ci sei tu, adorato e piccolo Giorgio che con il tuo dolce sguardo, il tuo tenero sorriso sarai sempre accanto e nel cuore della tua mamma Manuela, del tuo papà Paolo e della tua splendida sorellina Bianca. A loro ci stringiamo tutti: la nostra comunità li avvolge con un abbraccio immenso che mai potrà eguagliare la tenerezza dei tuoi baci. Porta tutti i tuoi sogni fino al cielo, dolce Giorgio, il nostro amore ti accompagnerà, certi che quando cercheremo il sole e le stelle ritroveremo sempre quel tuo dirompente e indimenticabile sorriso. Ciao Giorgio, Teramo ti vuole e ti vorrà sempre un bene immenso».  I funerali si terranno oggi alle 15 alla cattedrale di Teramo.
 

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Il Mattino