LONDRA - Licenziata perché incinta. Teri Cumlin, operatrice britannica in un'associazione caritatevole, ha portato alla ribalta la sua vicenda giudiziaria. ...
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Il manager della società di raccolta fondi per beneficenza in cui lavorava, le aveva chiesto di abortire al fine di mantenere il suo posto; in caso contrario, cosa che è poi avvenuta, sarebbe stata licenziata. "Se vuole fare carriera deve interrompere la gravidanza", le era stato detto. "Sono scoppiata a piangere e gli ho detto che avevo già subito un aborto in precedenza", racconta.
La 22enne ha rifiutato e si è vista licenziare due mesi prima del parto, ma ha portato il capo in tribunale. Teri ha vinto la causa e ha diritto a 12mila sterline di risarcimento per licenziamento ingiustificato e per discriminazione.
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Il Mattino