Le squadre di soccorso lavorano senza sosta in Messico per trarre in salvo Frida, una bambina di 12 anni rimasta intrappolata sotto le macerie del “Colegio Enrique...
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Il bilancio dei morti intanto sale a 250 morti: 120 persone hanno perso la vita a Città del Messico, l'area più colpita dalla scossa, ha reso noto Televisa.
In un messaggio alla nazione, il presidente messicano Enrique Peña Nieto, ha elogiato gli sforzi dei soccorritori, che fin'ora hanno consentito di estrarre vive dalle macerie degli edifici crollati a Città del Messico più di 50 persone. «La priorità è ancora salvare vite e fornire assistenza medica a coloro che ne hanno bisogno», ha detto Peña Nieto, che ha ringraziato per i messaggi di solidarietà ricevuti dai diversi paesi in tutto il mondo. «Il Messico ha risposto integralmente e con solidarietà», ha poi sottolineato, aggiungendo che il lavoro di risposta al terremoto sarà effettuato in tre fasi: il sostegno alle vittime, il censimento dei danni e la ricostruzione, che comporterà la demolizione di edifici con «danni strutturali irreparabili». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino