Un botto secco e una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 sulla scala Richter. Il sisma è stato registrato, domenica, dal Centro nazionale terremoti alle 9.33 nella zona di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il fenomeno ha avuto come epicentro la zona della Val Gallina ai piedi del Col Nudo e a pochi chilometri dall'area del Vajont, dove sorge la famigerata diga del disastro del 9 ottobre 1963, quando una frana si staccò dal monte Toc e precipitò nel bacino provocando un'onda che superò la diga e distrusse il paese di Longarone causando 2000 vittime.
La scossa tellurica è stata registrata ad una profondità di sei chilometri ed è stata definita, da chi l'ha sentita, come «un botto». La zona, così come il vicino Cansiglio, Alpago, Val Lapisina, Valcellina e Piancavallo è di natura carsica. È quindi probabile che si sia trattato, come avvenuto recentemente, che la scossa sia stata dovuta al collasso di una grande grotta in profondità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino