«Terza Guerra Mondiale»: Zelensky, il presidente eroe che nessuno aveva previsto

«Terza Guerra Mondiale»: Zelensky, il presidente eroe che nessuno aveva previsto
La verità è che nessuno al mondo aveva previsto Zelensky. Il presidente “ieri” comico e oggi eroe...

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La verità è che nessuno al mondo aveva previsto Zelensky.


Il presidente “ieri” comico e oggi eroe è già comunque nella storia.
E non soltanto nella storia della sua Ucraina, ma oggettivamente, di fatto e meritatamente, nella storia del mondo intero.

Nessuno aveva previsto un leader tanto insolito, ma tanto determinato, tanto forte, tanto resistente.
Tanto al punto da convertirsi in un muro per la Russia, ma pure nella coscienza morale dell’Occidente.

Spina nel fianco dell’una, ma incredibilmente pure dell’altra parte.

Certo non lo aveva previsto Putin, che con i suoi carri armati sperava di marciare su Kiev quasi sul rosso di un tappeto, magari persino in pompa magna.

Ma non lo aveva previsto neanche Biden né nessun altro in Europa.

Quell’Occidente, appunto, che adesso a Zelensky si ritrova a dover dare in qualche modo conto.
E non soltanto a parole, per quanto sia apocalittico il rischio di poter passare ai fatti.

Rischio che, mentre la Casa Bianca e l’Unione Europea si interrogano, spiega lui stesso ai microfoni dell’americana ABC:

«Putin non si fermerà a noi, la bestia vorrà mangiare oltre, si scatenerà la Terza Guerra Mondiale».

Un grido d’allarme giusto a metà tra il disperato e il fiero.

E paradossalmente, insomma, un eroe che resiste sì contro il tiranno invasore, ma che mette pure l’Occidente con le spalle al muro.

Ha chiesto armi e munizioni, chiede ogni giorno una no-fly zone, chiederà ancora a Biden di fare ancora di più.

«Lui sa che può fare di più, ne sono sicuro, e io negli Stati Uniti ci voglio credere», scandisce a chiarissime lettere a favore di telecamera.

Il mosaico è complesso, ma lui è “soltanto” un Uomo: voce delle ingiustizie perpetrate a danno dei civili, specchio di un Ucraina che come lui resiste, presidente di un popolo che ha scelto di difendere addirittura in prima persona, con la tuta mimetica addosso e con le bombe che gli scoppiano attorno.

Un imprevisto colossale, una scheggia impazzita ma grandiosa, in un mondo più impazzito di qualsiasi scheggia.

Un Uomo, appunto. E con tanto di maiuscola.

Che non si può lasciar morire così, assieme alla sua gente.
Cui qualcuno, prima o poi, dovrà pur rispondere.

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Il Mattino