Sito online vendeva mascherine FFP2 non certificate: multa Antitrust da 550 mila euro

Tiger vendeva mascherine FFP2 non certificate: multa Antitrust da 550 mila euro
Maxi-multa a Tigershop Group s.r.l. (un sito di vendite online) per aver commercializzato in modo scorretto sul proprio sito web mascherine filtranti descritte come di...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Maxi-multa a Tigershop Group s.r.l. (un sito di vendite online) per aver commercializzato in modo scorretto sul proprio sito web mascherine filtranti descritte come di classe FFP2 prive, fra l'altro, di certificazione e a prezzi speculativi. L'Antitrust ha asanzionato Tiger per 550 mila euro.

In particolare, - si legge nel provvedimento Antitrust - le offerte commerciali pubblicate sul sito tigershop.it «contenevano claim relativi all'asserita capacità di prevenzione di tali prodotti rispetto al contagio da Covid-19 (coronavirus), facevano riferimento a uno specifico livello di efficacia filtrante (FFP2) delle mascherine, anche attraverso l'utilizzo di immagini e descrizioni riportanti marchi noti ed affidabili, non supportato dalle appropriate certificazioni (risultando, quindi, i dispositivi offerti sprovvisti di validazione da parte degli organismi competenti così come privi di certificazione CE); recavano prezzi di vendita significativamente più elevati rispetto al periodo precedente alla pandemia; invitavano all'acquisto per garantirsi la consegna in tempi rapidi (entro 24/48 ore). In seguito a questo l'Antitrust ha vietato alla società di continuare l'attività di commercializzazione e vendita contestata e ha deciso di irrorare una sanzione amministrativa di 550.000 euro.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino