Scene di guerriglia urbana questa sera a Torino per l'arrivo del candidato premier di Casapound. Un corteo antifascista ha tentato a più riprese di raggiungere...
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Il corteo ha raccolto più di duecento fra attivisti dei centri sociali, sindacalisti di base, anarchici, No Tav dalla Valle di Susa, studenti delle scuole superiori, militanti di Potere al Popolo, e si è mosso dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova verso l'hotel. «A Torino come a Palermo», con un chiaro riferimento all'aggressione nei confronti di un esponente di Forza Nuova, è stato uno degli slogan che si sono levati dal gruppo. Mentre Casapound organizzava («nonostante chi ci odia») una diretta Facebook del comizio di Di Stefano, i dimostranti hanno accennato un primo tentativo di sfondamento in corso Vittorio Emanuele e sono stati respinti con gli idranti. Poi hanno aggirato il blocco per una via laterale, portandosi di fronte all'albergo, e quindi si sono portati di nuovo in corso Vittorio.
Al fitto lancio di petardi e bottiglie gli agenti hanno risposto con idranti e lacrimogeni.
Il Mattino