Lo strazio senza fine dell'11 settembre. A quasi 20 anni dagli attacchi che hanno sconvolto l'America e il mondo è stata identificata la vittima 1.643. È un...
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Ma per i medici la strada è ancora lunga: nonostante le avanzate tecnologie e gli anni trascorsi restano ancora senza nome il 40% delle 2.753 persone scomparse negli attacchi.
Oppure per essersi lanciati nel vuoto di fronte al fuoco e al fumo che avanzavano. È comunque un compito arduo, che i medici continuano a svolgere nell'ombra. L'annuncio del riconoscimento arriva su una New York impaurita, che per alcuni istanti ha rivissuto l'incubo del 2001. A far scattare i ricordi è stato l'elicottero che si è schiantato sul tetto di un grattacielo a pochi passi da Times Square. Un boato che ha fatto tremare e pensare al peggio, ma si è trattato di un semplice incidente probabilmente dovuto al maltempo. Intanto a Washington, con un'audizione alla commissione di giustizia della Camera, si lavora affinchè le casse del 9/11 Victim Compensation Fund vengano rimpolpate così da non far mancare ai sopravvissuti le risorse necessarie per far fronte alle spese mediche.
Al Congresso si rivolge con parole dure il comico Jon Stewart, uno dei maggiori sostenitori e volti del fondo, criticando la scarsa partecipazione dei deputati all'audizione. «È una vergogna. Un imbarazzo. Dovreste vergognarvi di voi stessi, ma a quanto pare la responsabilità non sembra essere qualcosa che interessa a questa Camera». Poi l'invito a rifinanziare il fondo: i soccorritori hanno risposto «in cinque secondi» all'emergenza, «hanno fatto il loro lavoro con coraggio, grazia, tenacia e umiltà. Diciotto anni dopo fate voi il vostro». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino