L'hanno aspettato davanti alla scuola media dove stava aspettando il fratellino, e quando si è rifiutato di 'consegnarè l'amico con cui la baby gang...
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È stato un incubo quello vissuto la scorsa settimana da un 15enne di Varese preso di mira da quattro studenti di scuola media un po' più giovani di lui che ora sono indagati dalla Procura dei Minorenni di Milano per sequestro di persona, lesioni aggravate ed altri reati. La vicenda, sulla quale sta indagando la Squadra Mobile della cittadina coordinata dal pm Sabrina Ditaranto e il procuratore Ciro Cascone, è avvenuta la settimana scorsa dopo la denuncia della madre del ragazzino preso di mira per non aver dato informazioni sul vero bersaglio della banda, e cioè l'amico. Banda che avrebbe messo in atto un piano da "Arancia Meccanica" e sul quale inquirenti e investigatori avrebbero già trovato i riscontri, anche dopo aver analizzato un video delle violenze postato da uno degli aggressori su Instagram e le immagini minatorie inviate alla stessa vittima dai suoi presunti aguzzini tramite i social. Sul caso, vicino a una svolta, c'è il più stretto riserbo. Da quanto è stato possibile ricostruire, il 15enne, circa una settimana fa, sarebbe stato avvicinato dai quattro che l'avrebbero costretto a seguirli fino a un box in un rione periferico della città.
Dopo essere stato rinchiuso, è cominciato il terrore: sarebbe stato legato a una sedia con un filo elettrico e, oltre ad essere stato preso a secchiate di acqua e sapone, sarebbe stato picchiato con una spranga di metallo sui piedi.
Il Mattino