Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e il suo omologo sloveno Borut Pahor si sono incontrati nella caserma del Reggimento Piemonte Cavalleria a Villa Opicina,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Foibe, celebrazioni in tutta Italia, Conte: «Risanare ferita e scusarci per oblio»
Basovizza, a migliaia alla cerimonia per il giorno del ricordo delle foibe
«La storia non si cancella, e le esperienze dolorose sofferte dalle popolazioni di queste terre non si dimenticano.
«Oggi come disse qualcuno viviamo quei sogni proibiti che si avverano, come se dopo cento anni tutte le stelle si fossero allineate. Ma non lo hanno fatto da sole, siamo stati noi a farlo», ha replicato il presidente Borut Pahor. Rivolgendosi al «caro presidente e amico Mattarella, ai cari compatrioti sloveni, ai cari amici italiani», Pahor ha parlato di una «gioia immensa» oggi che «il torto è stato corretto, giustizia è stata fatta», di «un giorno di festa perché stiamo a celebrare insieme, Italia e Slovenia, un'impresa condivisa».
«La memoria ci aiuta a costruire, insieme, un futuro basato anzitutto sul rispetto delle persone», «insieme possiamo fare di più e meglio, come dimostra la scelta di mettere in comune il futuro con il percorso di integrazione europea che ha assicurato pace e promosso prosperità senza eguali nella storia del nostro Continente. L'anima profonda di questa Europa sta proprio nel dialogo fra popoli, fra culture, fra esperienze diverse che, insieme, la fortificano e le consentono di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. In questo modo le aree di confine non sono più motivi di contrapposizione ma divengono cruciali; e si manifestano come le cerniere del tessuto connettivo dell'Unione Europea», afferma il presidente della Repubblica in un messaggio pubblicato su Il Piccolo.
Il Mattino