«Il dentista voleva uccidermi. È stato terrificante. Adesso di notte ho gli incubi: sogno ancora quello che è successo e mi sveglio piangendo. Mi ha causato...
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La trans ha confermato tutte le accuse messe a verbale in precedenza: «Il dentista ha preso il coltello e ha mirato al collo. Io ho bloccato la lama con le mani, mentre lui continuava a fare forza per colpirmi. Ho preso la bottiglia solo per difendermi: il dentista me l’ha tolta dalle mani ed è stato lui a spaccarla. Prendendo ormoni femminili, ho poca forza». La trans ha ripercorso tutti i dettagli della notte di eccessi che si è poi trasformata in incubo: l’arrivo da Montesilvano nella casa di viale Benedetto, il cambio di abito, i rapporti sessuali, la serata che inizia a degenerare e le coltellate. Nel frattempo continuano le indagini dei carabinieri di Chieti scalo, al comando del luogotenente Filippo Scarcia. Mercoledì i militari hanno ascoltato anche Gabriella, una delle altre due trans che avevano partecipato al festino andando via prima dell’aggressione. Anche lei ha confermato che in quell’appartamento dello Scalo è girata tanta cocaina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino