Truffa al Servizio sanitario regionale di Palermo. Un primario, 2 infermieri e un informatore sanitario sono stati arrestati nel capoluogo siciliano nell'ambito di...
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Ardea, anziana di 93 anni truffata e derubata in casa da una finta dottoressa della Asl
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo e condotte dal Nas del capoluogo, con servizi di osservazione e pedinamento, ispezioni e intercettazioni, hanno permesso di scoprire un'organizzazione finalizzata a perpetrare truffe ai danni del servizio sanitario regionale, mediante la falsificazione di documenti e registri di carico e scarico del materiale protesico utilizzato negli interventi di chirurgia cranica e della colonna vertebrale, in particolare dichiarando l'uso di dispositivi medici in numero superiore rispetto a quello realmente impiantato sui pazienti nel corso degli interventi chirurgici.
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Inoltre il primario, con la collaborazione di altri medici ed infermieri, dalla sua Unità Operativa, avrebbe fatto bypassare ai propri pazienti privati, paganti, le liste d'attesa per gli interventi chirurgici, facendoli figurare come se avessero seguito le normali procedure istituzionali di ricovero. Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo, per equivalente, della somma di oltre 43 mila euro, quale profitto di reato, da eseguirsi, oltre che nei confronti degli arrestati, anche nei confronti di altri due soggetti non colpiti da provvedimento restrittivo, Carmela Lombardo infermiera dello stesso ospedale e Gianmarco Randazzo amministratore della società fornitrice dei dispositivi medici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino