È ancora scontro, è ancora Cina: Trump chiude TikTok e WeChat. Firmato l’ennesimo ordine esecutivo, 45...
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Firmato l’ennesimo ordine esecutivo, 45 giorni di tempo affinché la proprietà cinese si faccia da parte.
Alla scadenza, qualora le quote non passino in mani occidentali, negli Stati Uniti le due popolari piattaforme social smetteranno di colpo di funzionare.
L’universo digitale, e in particolare la privacy e la sicurezza dei dati personali, come campo di battaglia per i due giganti.
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Con la Casa Bianca che da mesi ripete a scena aperta il mantra stando al quale compagnie e governo di Pechino siano in realtà talmente sovrapponibili da risultare una cosa sola.
Un rischio, che l’amministrazione Trump collega a doppio nodo al sacro concetto di sicurezza nazionale, che a detta del suo presidente l’America non vuole e non può permettersi.
Una mossa legata infine anche e soprattutto a logiche elettorali, con il bisogno quasi disperato di un nemico da agitare come un drappo rosso sotto gli occhi del “toro” furioso che sono e che devono essere i suoi sostenitori.
Un tentativo, insomma, di distrarre, almeno per un attimo, attenzioni e riflettori dal doppio dramma a stelle e strisce di virus ed economia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino