Fotografare le alterazioni molecolari del tumore per dare a ciascun paziente l'immunoterapia - mirata a risvegliare il sistema immunitario contro il cancro - più giusta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Il TMB, che sarà disponibile entro alcuni mesi, rientra nel concetto di medicina di precisione - spiega Nicola Normanno, direttore Dipartimento Ricerca Traslazionale dell'Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli -. È uno strumento prezioso perché può permettere di identificare i pazienti che potrebbero rispondere alla immunoterapia. Studi recenti infatti hanno dimostrato che questo tipo di trattamento è più efficace nei tumori con un alto numero di mutazioni».
Le neoplasie con un TMB elevato sono soprattutto quelle del polmone, vescica, gastrointestinali e il melanoma. La validità di questo nuovo test biomarcatore è stata dimostrata nello studio di fase III CheckMate-227: «I risultati positivi dello studio stabiliscono il potenziale di TMB come importante biomarcatore predittivo per la selezione dei pazienti candidabili al trattamento di combinazione con due molecole immunoterapiche, nivolumab e ipilimumab, nel tumore del polmone non a piccole cellule avanzato», afferma Federico Cappuzzo, direttore dipartimento oncoematologia dell'Ausl Romagna. Significativi i risultati: il tasso di sopravvivenza libera da progressione della malattia a un anno era più del triplo con la combinazione immunoterapica (43%) rispetto alla chemioterapia (13%). Ci stiamo cioè avvicinando alla «concreta possibilità di abbandonare la chemioterapia nel trattamento di molte persone, pari a circa il 40%, colpite da questa neoplasia in fase avanzata. Sicuramente - conclude Cappuzzo - un grande vantaggio per i pazienti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino