Tumore al seno, arriva l'autotest per lo screening: l'intuizione di due ricercatrici

Tumore al seno, arriva l'autotest per lo screening: l'intuizione di due ricercatrici
Il cancro della mammella e la forma di tumore più frequente nella popolazione femminile. Fondamentale è la prevenzione, che se eseguita con costanza, permette di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il cancro della mammella e la forma di tumore più frequente nella popolazione femminile. Fondamentale è la prevenzione, che se eseguita con costanza, permette di evidenziare la presenza di un nodulo, ancora prima che possa essere palpabile, arrivando quindi a una diagnosi precoce in grado di salvare tante vite. Nonostante ciò, molte donne non riescono a eseguire i loro controlli con metodo, anzi, il 64% delle donne di età compresa tra 18-35 anni ammette di non condurre nemmeno autopalpazioni con regolarità. Due laureate in Innovation Design Engineering al Royal College of Art di Londra hanno compreso quanto fosse fondamentale approcciare la prevenzione da un punto di vista diverso e hanno ideato uno strumento portatile e di facile utilizzo in grado di aiutare le donne a controllare il seno a casa per identificare da sole eventuali noduli o anomalie potenzialmente sospette. Il dispositivo realizzato insieme a un team dell'Imperial College si chiama «Dotplot» e ha permesso a Debra Babalola e Shefali Bohra di vincere il James Dyson Award 2022, prestigioso premio del Regno Unito. Grazie a questa vittoria, mirano a commercializzare Dotplot più in fretta e useranno il loro premio di 5mila sterline per ulteriori ricerche e test medici.

L'ispirazione per questo dispositivo è nato dall'esperienza diretta di Shefali Bohra che dopo un allenamento in palestra, aveva scoperto nodulo insolito in uno dei suoi seni. Si è recata da un ginecologo per un esame clinico, in cui è stato eseguito un test di palpazione, e le è stato consigliato di monitorare il nodulo usando le proprie dita per alcuni mesi. Fortunatamente, il nodulo si è autorisolto ma da questa esperienza Bohra e Bobalola hanno cercato di scoprire quali fossero gli strumenti esistenti in grado di aiutare quotidianamente le donne a monitorare il loro seno. Stupite dalla mancanza di soluzioni casalinghe, hanno capito l'importanza di costruire un prodotto che rispondesse a questa esigenza soprattutto perché dalle loro ricerche risulta che le donne spesso non fanno bene la palpazione. 

Il dispositivo è uno strumento di monitoraggio portatile che utilizza una tecnologia in attesa di brevetto, che sostanzialmente utilizza sensori sonori per acquisire informazioni, in grado di realizzare una mappa del torace dell'utente e registrando le letture del suo tessuto mammario, rilevandone i cambiamenti. Lo strumento è programmato per identificare diverse aree intorno al seno per mappare la lettura in punti specifici, il che significa che qualsiasi cambiamento nella densità tissutale può essere facilmente rilevato. Se utilizzato per diversi mesi, lo strumento può fornire confronti mensili delle composizioni del tessuto mammario che aiutano a segnalare le anomalie il prima possibile. Nel caso infatti ci siano queste differenze, l'app avvisa l'utente con un segnale sonoro qual è il punto anomalo e sullo schermo compare l'invito a farsi visitare da un medico per eseguire ulteriori esami diagnostici.

L'obiettivo a lungo termine è di aiutare il maggior numero di donne possibile a rilevare precocemente un potenziale cancro al seno. Le due ingegnere stimano che attraverso il rilevamento precoce il loro dispositivo potrebbe salvare centinaia di vite ogni anno. Sperano di sviluppare ulteriormente il dispositivo, che per ora rileva grumi fino a 15 millimetri di profondità, e vorrebbero applicare la tecnologia per monitorare altri cambiamenti tissutali, come quelli associati al cancro ai testicoli e al sarcoma dei tessuti molli. Vincere la tappa nel Regno Unito del James Dyson Award ha permesso di ottenere 5mila sterline con cui le due scienziate faranno ulteriori ricerche e test medici, ma mirano a trovare fondi per commercializzare la loro invenzione nei prossimi anni affinché possa diventare una soluzione globale come test di autocontrollo del seno a casa. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino