«Pezzotto tv» ha i giorni contati: oscurate le piattaforme pirata

Il pezzotto ha i giorni contati. Polizia postale e Guardia di Finanza avevano chiamato «Eclissi» l’operazione che dieci giorni fa ha sgominato un’enorme...

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Il pezzotto ha i giorni contati. Polizia postale e Guardia di Finanza avevano chiamato «Eclissi» l’operazione che dieci giorni fa ha sgominato un’enorme organizzazione transnazionale che trasmetteva illegalmente i programmi delle pay-tv di Sky, Dazn, Mediaset e Netflix. La maggior parte dei cosiddetti pezzotti hanno ripreso a funzionare, ma probabilmente non ancora per molto. Adesso infatti le indagini che stanno compiendo gli esperti della Polizia postale potrebbero rinominarsi «Fiato sul collo»: gli agenti sono infatti convinti che nel giro di pochi giorni le trasmissioni pirata potrebbero davvero eclissarsi.

 
E nelle chat di chi commercializza la tv illegale, soprattutto su Telegram, sta cominciando a montare la paura. Non solo a breve non sarà più possibile per molti dei 5 milioni di utenti scoperti vedere film ed eventi sportivi live senza abbonarsi ai principali broadcaster, ma ora le inchieste potrebbero portare anche ad individuare gli utenti finali. Quando i poliziotti della postale intervennero ci trovarono oltre 700mila persone connesse alle Iptv pirata contemporaneamente.

I “pezzotti” avevano ripreso a funzionare perché chi gestisce la trasmissione delle tv illegali era riuscito a creare dei nuovi codici software oppure a riciclarne alcuni vecchi ancora funzionanti. Il sistema sta però per andate in tilt. L’operazione Eclissi, coordinata dall’agenzia europea Eurojust e messa in capo alla polizia italiana, aveva infatti preso di mira la piattaforma Xtream Codes. Si tratta di sviluppatori di un software all’avanguardia utile a chi commercializza i pezzotti. Xtream Codes è uno strumento legale che sul mercato ha il miglior rapporto qualità/prezzo: i proprietari non vendono gli abbonamenti illegali, ma solo il proprio software, un pannello di gestione indispensabile per trasmettere i canali pirata e che serve a coordinare e smistare i vari segnali televisivi. Non ne esistono molti altri di software del genere e, quindi, colpito Xtream Codes potrebbero a breve spegnersi tutti i pezzotti.

Da alcuni giorni sul sito di Xtream Codes campeggia infatti un banner che spiega che il portale è al momento inattivo per indagini delle autorità italiane. Per ora i server su cui si appoggiano i fornitori delle Iptv illegali sono rimasti attivi, ma le licenze per l’utilizzo di questo software stanno per scadere. Appena i rivenditori del pezzotto saranno costretti a verificare tra qualche giorno se la licenza Xtream Codes è stata rinnovata non potranno aggiornarla in alcun modo. Insomma – secondo gli esperti della Polizia postale - chi è riuscito ad aggiornare il “pezzotto” ha semplicemente provveduto ad una soluzione temporanea. Scadute le licenze di Xtream Codes i 5 milioni di abbonati agli streaming illegali resteranno al buio.

L’operazione della Polizia postale e della Guardia di Finanza è stata decisiva anche perché in altri quattro Paesi (Francia, Olanda, Germania e Canada) sono state sequestrate anche infrastrutture per la trasmissione dei canali illegali che hanno un costo molto elevato. Anche volendo rimettere in piedi il sistema, intanto, queste organizzazioni criminali dovrebbero fare altri investimenti per acquistare nuove infrastrutture. Ecco perché – a prescindere se ci riusciranno – polizia e Fiamme gialle sono comunque sicuri di aver inferto un colpo fortissimo anche dal punto di vista economico. Eppure, anche volendo ricostituire tutto l’impianto illegale, ci sarebbero comunque difficoltà tecnologiche. Non sono molti infatti i sistemi come Xtream Codes che consentono di gestire tutto quel flusso di dati contemporaneamente. 


E la situazione è molto chiara anche tra i gestori delle tv pirata. Su Reddit – uno dei forum internazionali più frequentati in tema di pezzotti – le discussioni tra gli utenti sono eloquenti. La maggior parte delle persone è convinta che il 90 per cento dei provider Iptv, presenti sulla piattaforma, saranno chiusi nei prossimi giorni o mesi. E ora c’è anche il terrore che nei prossimi mesi, con le indagini che stanno portando avanti soprattutto la procura di Napoli e la Guardia di Finanza, possano essere stanati uno ad uno anche i clienti finali. «L’ho urlato più forte che potevo tantissime volte – dice uno dei gestori del web forum delle Iptv – per pagare non dovete utilizzare PostePay, ma bitcoin e criptovalute». Poi viene minimizzata la portata dell’operazione dei giorni scorsi. «Sì, è vero – dice l’amministratore di Reddit – hanno sequestrato un software, ma è solo quello, alla fine se ne può creare un altro». Poco tempo e lo scopriremo se davvero i pezzotti andranno in offline. 
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Il Mattino