Uccide la moglie a bastonate e si impicca: lei era malata di demenza senile. L'omicidio-suicidio è avvenuto in mattinata a Zola Predosa, nel Bolognese. Dalla prima...
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A scoprire la tragedia sono stati i carabinieri di Zola Predosa, avvertiti dalla nuora della coppia, che aveva un solo figlio di 50 anni che abita poco lontano. Non riuscendo a mettersi in contatto con i suoceri, la donna è andata a controllare, ma ha trovato la porta chiusa dall'interno e nessuno che rispondeva.
I militari, entrati in casa con l'aiuto dei Vigili del Fuoco, hanno trovato il corpo senza vita di Elena Caprio in camera da letto e quello dell'uomo in una stanza vicina, impiccato alla grata di una finestra. L'appartamento era in ordine e Giancarlo Bedocchi non avrebbe lasciato biglietti, ma secondo gli investigatori la dinamica dell'accaduto è chiara.
A quanto risulta, l'uomo si occupava da solo di accudire la moglie, che aveva problemi di deambulazione e di demenza senile. Lo aiutavano il figlio e la nuora, ma non risulta che gli anziani coniugi avessero badanti o altre forme di assistenza.
«Due persone deliziose, mai ci saremmo aspettati una cosa così» è uno dei commenti fatti ai cronisti dai vicini, quando hanno saputo dell'accaduto. A Bologna, quello di oggi è il terzo omicidio suicidio che coinvolge persone anziane nel giro di pochi mesi.
Lo scorso 9 gennaio, in via della Secchia zona Saffi, un uomo di 80 anni aveva ucciso con un colpo di fucile la moglie 74enne gravemente malata, poi si era tolto la vita con la stessa arma.
Il Mattino