Uccide quattro ragazzi, scarcerato dopo una settimana per una notifica errata

Uccide quattro ragazzi, scarcerato dopo una settimana per una notifica errata
Colpevole della morte di quattro persone, condannato a 8 anni in via definitiva, rimane in prigione appena una settimana per un errore nei termini di notifica...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Colpevole della morte di quattro persone, condannato a 8 anni in via definitiva, rimane in prigione appena una settimana per un errore nei termini di notifica dell'ordinanza di carcerazione. Marius Alin Marinica, romeno di 30 anni, con un sorpasso azzardato nel 2019 ha causato la morte di Riccardo Laugeni, Eleonora Frasson, Leonardo Girardi e Giovanni Mattiuzzo, tutti tra i 22 e i 23 anni.  

La Procura generale di Venezia ha accolto il ricorso del legale dell'uomo, riconoscendo un errore nei termini di notifica dell'ordinanza di carcerazione, che erano scaduti da 24 ore. Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia dovrà ora decidere sulla liberazione anticipata e la messa alla prova di Marinica, per scontare gli ultimi quattro anni di pena in lavori di pubblica utilità. 

Romina Ceccato, la madre di Riccardo Laugeni, chiede giustizia: «Sono leggi giuste queste, è un Paese giusto quello che permette questo? Sì, l’assassino di mio figlio è uscito di galera secondo la legge italiana, ma forse allora la legge italiana non dovrebbe essere “uguale per tutti”, bisognerebbe cambiare quella frase che si legge nei tribunali: il responsabile della morte di quattro ragazzi non dovrebbe poter usufruire delle stesse possibilità di chi, magari, ha rubato un panino per fame», le sue parole riportate dal Corriere Veneto.  

L'incidente è accaduto a Jesolo, in località Ca’ Nani, nella notte tra il 13 e il 14 luglio 2019. Secondo la ricostruzione dell'accusa, Marinica aveva superato l’auto guidata da Laugeni e poi l’aveva speronata facendola uscire di strada. A bordo c'era anche una quinta ragazza, Giorgia Diral, unica sopravvissuta.  

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino