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A 5 anni fu torturato e ucciso dai suoi familiari, oggi è stata fatta giustizia per il piccolo Logan Mwangi, un bimbo britannico trovato senza vita nel luglio dello scorso anno. Il piccolo era vittima di abusi da mesi, torturato più volte dalla madre, dal patrigno e dal fratellastro di 14 anni.
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Logan purtroppo però non è riuscito a sopravvivere agli abusi e dopo l'ennesima tortura è morto ed è stato gettato in un fiume.
Il giudice ha stabilito una pena minima di 29 anni di carcere per il patrigno John Cole, 28 anni per la mamma Angharad Williamson e 15 anni per il fratellastro. Pare infatti che sia stato lui a uccidere il piccolo. Dall'inchiesta è emerso che il 14enne ha un profilo violento, l'adolescente è stato sentito dire da un'assistente sociale di provare soddisfazione nel dare pugni ai più piccoli e non ha mai appellato il piccolo come fratello ma come "bambino di 5 anni".
Il corpicino del piccolo Logan è stato scoperto nel fiume Ogmore a Pandy Park, Bridgend, nel Galles del Sud, la mattina del 31 luglio 2021. Ad ucciderlo materialmente sarebbe stato il 14enne che ha poi aiutato il padre a gettare il corpo nel fiume, la madre avrebbe organizzato la farsa per cercare di proteggere i due.
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