Travolto e ucciso dal suv pirata. La figlia: «Quella è tornata sul posto per recuperare la targa»

Travolto e ucciso dal suv pirata. La figlia: «Quella è tornata sul posto per recuperare la targa»
MARTELLAGO - «È in carcere e faremo di tutto perché ci rimanga». Il giorno dopo l'investimento pirata costato la vita a Gino Stevanato, oltre al dolore, è ancora più...

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MARTELLAGO - «È in carcere e faremo di tutto perché ci rimanga». Il giorno dopo l'investimento pirata costato la vita a Gino Stevanato, oltre al dolore, è ancora più forte la rabbia dei familiari verso Paula Alina Matei, la giovane rumena che, guidando senza patente, ha travolto il 79enne sulle strisce in via Olmo, poco distante dalla sua casa di via Cattaneo. Parla Vania, figlia maggiore dell'anziano, che ieri ha deposto dei fiori sul luogo della tragedia.




«Questa persona mi fa schifo, non è un essere umano, non ha un anima. Non si è fermata, ha nascosto il Suv, è tornata sul posto per recuperare la targa, si è chiusa in casa» continua Vania, rafforzando l'indiscrezione che la pirata si sia fatta riaccompagnare sul luogo del misfatto. «Mio papà era corretto e giusto: faremo l'impossibile per rendergli giustizia, sarà la nostra motivazione principale» conclude. Le figlie hanno subito acconsentito all'autopsia, che sarà effettuata all'ospedale di Dolo, dove la salma è stata trasferita: i funerali, che si svolgeranno a Olmo, non sono stati ancora fissati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino