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Non solo tank, missili, caccia e fregate. Non solo manovre a tenaglia che la sproporzione di uomini e mezzi rende ancora più letali. Sulla scena dell'aggressione russa all'Ucraina irrompe tutto l'arsenale della guerra sporca che fiancheggia gli attacchi convenzionali a forza di colpi bassi. Dai media internazionali fioccano post e video che aprono squarci inquietanti. Dalle istituzioni di Kiev partono dichiarazioni-denuncia sull'uso di armi proibite e azioni sotto copertura impossibili da verificare. «Attenzione! Nella regione di Sumy gli aerei russi disperdono giocattoli per bambini, telefoni cellulari e oggetti di valore pieni di esplosivo», è l'allarme lanciato su Twitter dalla Verchovna Rada, il parlamento ucraino, che riguarda la città del nord est dell'Ucraina vicina ai confini con la Russia teatro da ieri di violenti combattimenti.
Ucraina, bimba nasce nella metro sotto le bombe. «È il miracolo di Kiev, dovremmo chiamarla Libertà»
Media ucraini hanno riferito di informazioni ricevute dall'intelligence di Kiev su possibili attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev.
E nella guerra sporca di Putin non potevano mancare le milizie cecene, feroce asso nella manica del presidente russo per eliminazioni mirate. Secondo alcuni media britannici, che citano un canale Telegram di Mosca collegato all'intelligence, sono giunti in Ucraina 'cacciatorì delle forze speciali cecene con il compito di arrestare o uccidere autorità ai massimi livelli ai quali sarebbero stati consegnati dei 'mazzi di cartè con le fotografie dei principali obiettivi. Una presenza peraltro confermata dal leader ceceno Ramzan Kadyrov. «I combattenti della Guardia nazionale cecena, che sono in Ucraina nel quadro dell'operazione speciale» lanciata dalla Russia, «non hanno subito una sola perdita», ha assicurato in un videomessaggio su Telegram il sanguinario alleato di Putin.
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Il Mattino