Ucraina, missione umanitaria del Papa nella zona della diga bombardata dai russi

Ucraina, missione umanitaria del Papa nella zona della diga bombardata dai russi
La strategia umanitaria di Papa Francesco per sostenere la popolazione ucraina si arricchisce di un nuovo importante tassello. Proprio mentre il cardinale Matteo Zuppi...

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La strategia umanitaria di Papa Francesco per sostenere la popolazione ucraina si arricchisce di un nuovo importante tassello. Proprio mentre il cardinale Matteo Zuppi è in volo per Mosca, per parlare di pace con il Patriarca Kirill e con un funzionario del Cremlino (ancora da definire), un altro cardinale è arrivato in Ucraina a portare doni e medicine alle persone che hanno perso tutto dopo il crollo della diga bombardata dai russi. Il cardinale polacco Konrad Kraiewski dopo avere fatto tappa a Odessa e Mikolajów è arrivato a Kherson: «È una città deserta, ogni tanto sentiamo sirene e quando siamo entrati c’era un bombardamento in corso. Vedevamo il fumo». Alla gente il cardinale porta “l’abbraccio” del Papa: «Non c’è un giorno in cui non prega per l’Ucraina”. Il resoconto dettagliato della missione umanitaria dell'Elemosiniere viene diffusa attraverso i canali mediatici del vaticano. «Una spedizione evangelica», la definisce in un messaggio vocale inviato a Vatican News. 

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Nella città del sud dell’Ucraina, dove nelle scorse settimane è stata distrutta la diga idroelettrica di Kakhovka, causando l’inondazione di oltre 80 villaggi e paesini, la devastazione di 20 mila ettari di terreni agricoli e il riversamento di oltre 150 tonnellate di petrolio, il porporato è giunto guidando lui stesso un camion pieno di viveri (in gran parte provenienti dalla Corea e più di 100 mila minestre liofilizzate) e soprattutto medicinali, provenienti dal Vaticano, dal Policlinico Gemelli e dalla racconta del “banco sospeso a Napoli”.

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Il cardinale partito da Roma il 22 giugno ha guidato per oltre 3125 chilometri. «Tanta strada, tanti chilometri». Nel furgone tanti medicinali che sono stati divisi dai medici destinati ai vari ambulatori. 

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Il Mattino