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«Per favore lasciami, ti prego non uccidermi». Dall’altra parte della porta della villetta di via Birmania 86 all’Eur c’è Federico Leonelli.
Tiene per i capelli Oksana Martseniuk, la bambinaia ucraina di casa Ciallella. Era stata lei a intuire la sera prima che c’era qualcosa di strano in quel ragazzo col quale condivideva la villetta. Si era spaventata a tal punto da decidere di scrivere un sms a Giovanni Ciallella, il padrone di casa, raccontando che Leonelli le faceva paura, perché maneggiava «grandi coltelli» e sembrava «fuori di testa».
Un timore che il proprietario aveva girato a Leonelli, chiedendo spiegazioni. I sospetti della domestica rivelati al proprietario di casa, potrebbero aver ispirato la follia omicida. È una delle ipotesi, assieme a quella del tentativo di stupro, su cui stanno lavorando il procuratore Pierfilippo Laviani e il pm Luigi Fede, assieme alla polizia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino