L'avvicinarsi del voto sugli emendamenti alle unioni civili, a partire da mercoledì prossimo, alza la tensione dentro al Pd: una apertura da parte di Giorgo Tonini,...
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In queste ore il gruppo di lavoro del Pd che si occupa delle unioni civili ha individuato gli emendamenti (già presentati dal senatore Lumia) che riscrivono gli articoli 2 e 3 del ddl Cirinnà, in modo da diversificare maggiormente le unioni civili dal matrimonio. Esattamente una delle richieste di Ap e del mondo cattolico. Rimane sempre in campo l'ipotesi di raggiungere una mediazione che ricompatti l'intera maggioranza per non dipendere dai voti di M5s, su cui molti dubitano tuttora, nonostante le assicurazioni di Nicola Morra. Proprio in questa ottica Giorgio Tonini, anch'egli cattolico ma sostenitore finora della stepchild adoption, ha aperto all'ipotesi dello stralcio, a cui dovrebbe seguire un rapido esame da parte del Parlamento di una legge organica sulle adozioni speciali. Immediata l'alzata di scudi da parte dei 14 senatori della corrente di Matteo Orfini e Andrea Orlando, i «giovani Turchi», della responsabile diritti del Pd Micaela Campana e anche di Beppe Lumia, capogruppo in commissione Giusizia.
Per non parlar dell'aula, dove il bersaniano Federico Fornaro e Lucrezia Ricchiuti, di reteDem hanno minacciato di non votare il ddl se venisse stralciata la stepchild adoption.
Il Mattino