Nel centenario della sua fondazione, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope riceve un prestigioso riconoscimento internazionale: la Cattedra Unesco in...
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«La Cattedra Unesco è stata conferita dopo un decennio di attiva collaborazione scientifica con il quartier generale dell’Unesco di Parigi, in particolare con la Divisione di Ecologia e Scienze della Terra, il segretariato del programma Uomo e Biosfera e la Commissione Oceanografica Internazionale», ricorda il rettore Alberto Carotenuto.
La Cattedra Unesco, connessa all’omonimo dottorato di ricerca internazionale del dipartimento di Scienze e Tecnologie, è coordinata dal prof Pier Paolo Franzese e ha sede presso la monumentale villa Doria d’Angri, storica sede di rappresentanza dell’Università Parthenope. Presso la sede della Cattedra Unesco è attivo un Laboratorio di Ricerca Internazionale che ospiterà dottorandi di ricerca, docenti e ricercatori di diverse nazionalità e ambito disciplinare.
L’obiettivo generale della Cattedra Unesco è di costituire un centro di eccellenza internazionale nei settori delle scienze ambientali, dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile. Gli obiettivi specifici saranno conseguiti attraverso attività di ricerca scientifica, di didattica e di divulgazione focalizzate su due assi principali:
il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU; la sperimentazione di modelli di sviluppo sostenibile nelle Riserve della Biosfera dell’Unesco, veri e propri laboratori territoriali nei quali perseguire obiettivi di conservazione della natura e sviluppo socio-economico.
La Cattedra Unesco beneficia di un solido partenariato che include oltre 20 istituzioni nazionali e internazionali, tra cui: Università europee e internazionali situate in quattro diversi continenti, Riserve della Biosfera dell’Unesco, centri di ricerca nazionali e internazionali (Cnr, Crea, Ciheam), la Società Italiana di Ecologia (SItE), il Consorzio Interuniversitario per le Scienze del Mare (CoNISMa), l’Ordine Nazionale dei Biologi e associazioni di categoria come la Coldiretti.
Attraverso la creazione di network con diversi attori sociali e la collaborazione interuniversitaria, la Cattedra Unesco contribuirà ad affrontare le pressanti sfide locali e globali legate alle complesse interazioni uomo-natura e rappresenterà un’importante risorsa per il trasferimento di know-how e il supporto scientifico a studenti, ricercatori, cittadini, manager e decisori politici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino