Usa a rischio default: «Baratro 18 ottobre, governo senza soldi»

Usa a rischio default: «Baratro 18 ottobre, governo senza soldi»
Il governo federale degli Stati Uniti d’America? A secco, senza un centesimo in cassa. Più che un rischio, un...

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Il governo federale degli Stati Uniti d’America?


A secco, senza un centesimo in cassa.

Più che un rischio, un fatto.
E ad ammetterlo è lo stesso governo, per bocca del segretario del Tesoro Janet Yellen che lancia l’allarme e che traccia anche una data limite.

Se entro il 18 ottobre non verranno approvati dei provvedimenti straordinari, per Washington e a cascata per tutti gli Stati saranno guai grossi

Attenzione, però: perché paradossalmente le cose stanno addirittura peggio.

“Provvedimenti straordinari” significa, molto banalmente, altro debito pubblico, garantito dalla possibilità di sforare il tetto previsto per legge grazie ad un eventuale accordo bipartisan tra le mura del Congresso. Dove nel frattempo, come quasi sempre accade a ridosso di queste scadenze, è in corso un braccio di ferro tra democratici e repubblicani, già tradizionalmente distanti, ma oggigiorno persino spaccati in due metà esatte.

Insomma, tutto un rebus, e pure assai complesso.

La cui soluzione, tuttavia, è assolutamente necessaria. E non soltanto per gli Stati Uniti, ma anche per tutti i loro partner mondiali. E ancora, proprio a proposito di mondo, ecco che oramai da decenni rileva l’ulteriore paradosso dei paradossi: la Cina di Xi Jinping, rivale e in buona sostanza nemico giurato di questa America qua, detiene la fetta più grossa di debito pubblico a stelle e strisce.

Nuovo debito di Washington, dunque, maggiore influenza di Pechino.
Con i cinesi che se per assurdo decidessero di passare all’incasso, potrebbero mettere di colpo in ginocchio le Federal Reserve, assieme all’intero sistema bancario statunitense.

Per concludere: la partita è difficilissima ed è tutt’altro che “solo” interna.
È internazionale e non è esagerato scrivere che ad essa sia legato il destino geopolitico del mondo.

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Il Mattino