Quando adottarono quei tre fratellini russi per strapparli a un'esistenza grama e regalare loro una nuova vita, non sapevano che stavano firmando la propria condanna a morte....
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La miccia che ha innescato la follia dell'assassino non è ancora chiara, certo è che i ragazzi, fin dall'inizio, avevano dato non pochi grattacapi ai coniugi Brewer. Il pastore Glidden ha detto che Carl Edward e i suoi fratelli avevano alle spalle una nutrita serie di atteggiamenti violenti, in parte addebitabili a quello che avevano vissuto nell'infanzia in Russia prima dell'adozione: comportamenti che avevano portato all'espulsione del giovane killer e di un suo fratello dalla Nazarene Christian Academy. «Quello non era il posto giusto per loro» ha commentato il pastore.
Il blitz della polizia era scattato martedì scorso dopo la telefonata di un ragazzo che raccontava una storia agghiacciante: quel giorno Carl Edward, mentre fumava erba con lui, gli aveva rivelato di aver ucciso poco prima i genitori. Gli agenti che sono andati in casa Brewer poco dopo non hanno notato nulla di particolare: non avendo trovato nessuno (i due fratelli maggiori del ragazzo vivono ormai in un altro Stato) sono tornati indietro, evidentemente sottovalutando la questione, e hanno passato il caso ai colleghi del turno di notte. A quel punto è stato disposto un nuovo sopralluogo che ha dato un esito diverso: gli agenti hanno sentito un odore sospetto e hanno chiamato i reparti speciali dello Swat che hanno fatto evacuare le abitazioni vicine, hanno fatto irruzione nella casa e hanno trovato Carl Edward barricato in camera sua. Da lì è partita una lunga trattativa durata 12 ore, che si è conclusa con l'esplosione di gas lacrimogeni per stanare l'assassino e il conseguente arresto. Secondo la polizia, i coniugi Brewer sono stati uccisi tra le 18.30 di lunedì e le 16.35 di martedì: cosa abbia portato a una tale follia il ragazzo al quale avevano dato tutto resta per ora un mistero. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino