È la settimana decisiva. La commissione Giustizia della Camera contro Donald Trump. La legge degli Stati Uniti contro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La commissione Giustizia della Camera contro Donald Trump.
La legge degli Stati Uniti contro il presidente degli Stati Uniti.
I democratici si sono imposti tempi brevi e precisi: chiudere l’impeachment entro Natale.
I repubblicani non hanno scelta e compattano le loro fila attorno all’unica alternativa che hanno per tenersi la Casa Bianca.
È scontro frontale e oramai, perlomeno nella prima delle due metà del Congresso, la scena è quella del gran finale.
A renderla ancor più incandescente, le parole del presidente della commissione Giustizia della Camera:
«Il caso è quasi chiuso e solido come una roccia», ha dichiarato il dem Jerry Nadler ai microfoni di Cnn. «Un caso che», ha proseguito, «se fosse presentato a un giudice così com’è, si tradurrebbe in un verdetto di colpevolezza nel giro di tre minuti».
La vicenda è nota e riguarda l’Ucraina: aiuti militari che Trump avrebbe trattenuto in cambio di eventuali prove politiche anti-Biden. Questo al fine di inguaiarlo in ottica elezioni 2020.
La soluzione, però, è tutt’altro che a portata di mano.
Perché se è vero che la maggioranza democratica è a un passo dal condannare all’impeachment il terzo presidente della storia degli Stati Uniti, è altrettanto vero che per un’effettiva condanna servono addirittura i due terzi di un Senato la cui maggioranza è viceversa in solide mani repubblicane.
Difficile o meglio impossibile, dunque, che si arrivi fino in fondo.
Ma lo show va avanti e non resta che capire chi possa trarne maggiore beneficio.
Se l’opposizione che si dà un tono battagliero mentre non si mette d’accordo su un candidato.
O se Trump che sguazza nei panni della vittima, del resistente, della sola speranza contro un sistema che, a suo dire, lontano dal potere, proprio no, non sa stare.
E che, sempre a suo dire, sta facendo di tutto per riprenderselo quel potere.
Persino aggirare la democrazia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino