«Congratulazioni a Roy Moore per la sua vittoria nelle primarie dell'Alabama». Così su Twitter il presidente americano Donald Trump ha commentato la...
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La vittoria rappresenta un nuovo schiaffo per Trump e il Grand Old Party, che aveva fatto campagna elettorale per Strange, e un successo personale per Steve Bannon. «L'establishment del partito repubblicano è in ginocchio», ha detto l'ex capo stratega della Casa Bianca, che ha parlato di «vittoria a mani basse».
Appena poche ore prima, il leader della maggioranza in Senato Mitch McConnell aveva annunciato che i repubblicani alla Camera alta del Parlamento americano non voteranno la proposta di legge Graham-Cassidy per l'abolizione dell'Obamacare. Al termine di una riunione a porte chiuse con altri congressisti repubblicani, è infatti apparso evidente che al Grand Old Party mancavano i voti necessari per approvare la riforma con maggioranza semplice. Dopo John McCain dell'Arizona e Rand Paul del Tennessee, anche la senatrice Susan Collins si è infatti detta pronta a votare contro il nuovo disegno di legge, affossando così definitivamente la proposta visto che il Gop poteva permettersi soltanto due defezioni.
«Se fallirete nell'abolire l'Obamacare lavorerò per un compromesso con i democratici», ha tuonato Trump, che ora punta tutto sulla riforma fiscale che, ha promesso, sarà la più imponente dai tempi di Ronald Reagan. Il piano, messo a punto dalla Casa Bianca e dai leader repubblicani in Congresso, è pronto e verrà presentato oggi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino