Operaio di 43 anni residente nel capoluogo ciociaro si trasforma in otorino ed estrae da solo, con un ferro, una spina di pesce che gli si era conficcata nella gola. ...
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I fatti risalgono all’antivigilia di Natale quando l’uomo, che stava consumando una cena a base di pesce con la famiglia, proprio mentre stava mangiando una spigola, si era sentito una spina del pesce nella gola. Temendo che quel corpo estraneo potesse impedirgli la normale respirazione si era recato insieme alla moglie presso il pronto soccorso dell’ospedale di Frosinone per essere sottoposto a visita. Ma una volta arrivato davanti in accettazione si era ritrovato una coda lunghissima. Così aveva deciso di spostarsi presso il nosocomio San Benedetto di Alatri dove, aveva pensato, sicuramente avrebbe trovato meno fila. E in effetti così era stato. Il problema è sopraggiunto quando l’operaio, dopo aver esposto il suo problema, ha chiesto l’intervento di un otorino per poter estrarre quella fastidiosa spina di pesce. A quella richiesta gli era stato risposto che l’ otorino era di turno il mattino seguente e che dunque avrebbe dovuto pazientare tutto quel tempo. A quel punto l’uomo si è fatto prestare una paio di pinze chirurgiche e, trasformando il bagno in una sorta di sala operatoria, con grande coraggio è riuscito da solo ad estrarre quel corpo estraneo che gli stava limitando la respirazione. Un «intervento» che si è concluso fortunatamente nel migliore dei modi ma che però ha fatto emergere ancora una volta delle serie problematiche all’interno dei nosocomi del territorio ciociaro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino