Vaccini, a ottobre possibile via a minorenni. Cts: «Entro giugno ok da agenzie regolatori»

Vaccini, a ottobre possibile via a minorenni. Cts: «Entro giugno ok da agenzie regolatori»
Vaccinazioni per i minorenni a partire da ottobre. È questa l'idea annunciata da Sergio Abrignani, immunologo della Statale di Milano e componente del Cts, al...

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Vaccinazioni per i minorenni a partire da ottobre. È questa l'idea annunciata da Sergio Abrignani, immunologo della Statale di Milano e componente del Cts, al programma Che giorno è su Rai Radio1.«Entro giugno dovrebbero arrivare i risultati dei primi studi clinici sui vaccini anti-Covid ai minorenni, fascia d'età che inizialmente era stata esclusa dalla somministrazione e ci aspettiamo che ci sarà il via libera da parte delle agenzie regolatorie così come è stato per gli adulti. In questo caso da ottobre-novembre potremmo cominciare con le somministrazioni anche ai bambini ed ai ragazzi». 

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«Ora la campagna vaccinale è decollata: venerdì eravamo a 350mila circa, l'obiettivo che si è dato il commissario Figliuolo è di arrivare a 500mila entro una settimana, quindi probabilmente a brevissimo saremo a 400mila somministrazioni e questo vuol dire che in un mese riusciremo a vaccinare fra 12 e 15 milioni di persone» ha detto Abrignani facendo il punto sulla campagna vaccinale anti-Covid-19.

«Cosa ci è mancato per essere al pari di Israele? Avere vaccini a sufficienza. Nei primi tre mesi di quest'anno - ricorda Abrignani - avremmo dovuto avere un pò più di 28 milioni di vaccini e ne sono arrivati un pò meno di 14 milioni. Abbiamo usato l'87% dei vaccini che abbiamo avuto e abbiamo vaccinato, nel primo trimestre, circa 12 milioni di persone e di queste un terzo erano di fragili: probabilmente, avremmo dovuto vaccinare più fragili - commenta - cioè più gente ultrasessantacinquenne, però abbiamo deciso, ad esempio, di vaccinare tutti gli insegnanti, ne abbiamo vaccinato il 75% circa. E il governo ha deciso di riaprire le scuole appunto perché il 75% degli insegnanti è vaccinato. Tutto si può fare meglio - afferma - si potevano vaccinare più suscettibili con quei due milioni e mezzo di vaccini indicati nella categoria 'altrò che non erano né medici, né insegnanti né fragili».

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Il Mattino