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Può essere conservato più facilmente, e quindi raggiungere più persone. Queste le caratteristiche principali del nuovo vaccino messo a punto dall'Università Statale di Milano. «Stiamo per depositare il brevetto», spiega a Repubblica Gianvincenzo Zuccotti, preside della facoltà di Medicina della Statale.
A che punto è la sperimentazione? «Abbiamo concluso la fase in vitro e abbiamo iniziato i test sugli animali».
Un vaccino per le popolazioni più povere
Attualmente i vaccini hanno bisogno di basse temperature per essere conservati. Non è facile quindi il trasporto. Diverso è invece il caso di quello messo a punto dalla Statale. Che può essere conservato più facilmente e quindi potrebbe raggiungere le parti del mondo più povere, ora «tagliate fuori da quelli approvati fino a oggi», come spiega Zucconi nell'intervista a Repubblica.
Statale prima in Europa per ricerca sul virus
La rivista Science ha certificato che la Statale di Milano è prima in Europa per ricerca sul virus e quarta nel mondo. Un bel successo per l'Ateneo italiano, che può contare di 340 docenti medici al lavoro in 24 ospedali e 2500 specializzandi. Ma Zucconi non gioisce più di tanto: «Sarebbe bello che nessuno sforzo venisse sprecato». Il riferimento è al tampone salivare molecolare ideato da un gruppo delle studiose dell'Università che qui, in Italia, non è stato reso disponibile. Mentre in Francia il ministro della Salute l'ha garantito gratuito per tutti.
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