Valanghe e incidenti, sabato tragico: la montagna fa tre morti

Valanghe e incidenti, sabato tragico: la montagna fa tre morti
Uno scialpinista è morto sotto una valanga in Val Martello, in Alto Adige. Una slavina di grandi dimensioni si è staccata a quota 3.000 metri sotto il rifugio Casati, nel gruppo...

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Uno scialpinista è morto sotto una valanga in Val Martello, in Alto Adige. Una slavina di grandi dimensioni si è staccata a quota 3.000 metri sotto il rifugio Casati, nel gruppo Cevedale-Ortles. Tre le persone ferite, di cui una grave, 2 sono rimaste fortunatamente illese. Sul posto sono intervenuti il soccorso alpino della Val Venosta e gli elicotteri del 118 e della Guardia di Finanza.




È stato recuperato senza vita anche un altro sci-alpinista precipitato oggi in un crepaccio sulle pendici del San Matteo, a quota 3200 metri, nel territorio di Valfurva (Sondrio). Si tratta di un giovane residente a Santa Caterina Valfurva, appassionato di montagna.



E' invece morto precipitanto in burrone per 200 metri un uomo che stava facendo asparagi nei boschi a San Vincenzo Valle Roveto (L'Aquila). La vittima è un 76enne tornato da Roma, con le figlie, per trascorrere il fine settimana in paese. Dopo pranzo si è allontanato da frazione Morrea con il suo bastone, trovato poi, insieme al cappello, da una donna che ha chiamato il 118. Per recuperare la salma i sanitari si sono calati dall'eliambulanza con un verricello. Sul posto anche i Vigili del Fuoco. La dinamica dell'incidente è stata ricostruita dai Carabinieri della stazione di Balsorano (L'Aquila).




Un altro
scialpinista è rimasto ferito sul versante svizzero del Monte Rosa. E' precitato dalla ripida parete Nord del Breithorn, a circa 4.000 metri di quota, al confine tra Valle d'Aosta e Vallese (Svizzera). Sul posto un elicottero di Air Zermatt. L'incidente è avvenuto tra il Breithorn occidentale e il Breithorn centrale. L'ascensione della vetta dal versante italiano è una classica dello scialpinismo, ma la discesa è riservata agli esperti.



Lo scialpinista, un italiano di cui al momento non sono state rese note le generalità, è stato recuperato ferito da Air Zermatt e trasportato all'Ospedale di Berna (Svizzera). Ha riportato fratture alla braccia e alla colonna vertebrale. È caduto per circa 200 metri, per poi finire in fondo a un crepaccio profondo 15 metri. Per questo le operazioni di soccorso sono state difficili.
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Il Mattino