In chiesa con le bici, baby vandali appiccano il fuoco nel confessionale, smascherati: hanno 13 e 14 anni

La chiesa di Sant'Ambrogio a Pionca di Vigonza
VIGONZA - In bici dentro la chiesa: incendiano i lumini e danno fuoco a una croce di legno nel confessionale. Atto di vandalismo giovedì in chiesa a Pionca, i cui...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VIGONZA - In bici dentro la chiesa: incendiano i lumini e danno fuoco a una croce di legno nel confessionale. Atto di vandalismo giovedì in chiesa a Pionca, i cui protagonisti sarebbero un gruppetto di tre o quattro ragazzini minorenni, tra i 13 e i 14 anni, già identificati e conosciuti nella zona. Hanno letteralmente scherzato con il fuoco, rischiando di fare grossi danni e causando un principio di incendio all’interno di un confessionale. Ma non hanno fatto i conti con alcuni parrocchiani che erano nelle vicinanze e li hanno visti, dando subito l’allarme.

Formia,incendio nella canonica della chiesa di San Giuseppe Lavoratore

LA RICOSTRUZIONE

I vandali hanno deciso di entrare in chiesa, che al mattino resta aperta, direttamente in sella alla loro biciclette. Una volta dentro hanno preso i lumini votivi e si sono infilati in uno dei confessionali. Hanno azionato un accendino e appiccato il fuoco a una croce. È stato proprio il fumo che usciva dal confessionale ad attirare l’attenzione di un uomo che era in chiesa, che ha dato l’allarme. In pochi istanti sul posto si è precipitata una pattuglia dei carabinieri. Due ragazzini sono stati fermati dai militari. Entrambi sono residenti nel Comune, uno a Codiverno e l’altro a Busa, ed entrambi sono già noti. Degli altri due nessuna traccia. I genitori sono stati informati dell’accaduto. Per il momento il parroco, don Fernando Fiscon, ha preferito non commentare l’episodio, che ha creato grande amarezza nei residenti e nei parrocchiani.

I PRECEDENTI

Anche perché sarebbe solo l’ultima di una lunga scia di incursioni analoghe. Nelle scorse settimane, infatti, probabilmente lo stesso gruppetto avrebbe tentato di entrare e danneggiare il tendone montato in occasione dell’iniziativa “Pionca Rock” e che dovrebbe servire, dal prossimo 9 settembre, per la tradizionale sagra della frazione. Del resto in paese sono numerosi i casi di vandalismi avvenuti nelle aree pubbliche, come in via Medi o al campetto da calcetto, sempre per mano di piccole bande formate da ragazzi minorenni, molto spesso anche di età inferiore ai 14 anni e dunque non imputabili.
«Queste cose vanno denunciate perché siamo stanchi di avere a che fare con questi vandali – sbotta G.R., una parrocchiana – Questi ragazzini non hanno paura di niente, nemmeno dei loro genitori. Quello che è accaduto è un fatto grave perché denota che siamo arrivati a toccare il fondo. Hanno agito in pieno giorno, fregandosene di poter essere visti». «Purtroppo noia e assenza dei genitori sono due ingredienti esplosivi per questi ragazzi e per tutte le baby gang che commettono atti criminali – aggiunge l’amica F.B. – Non bisogna tacere e voltarsi dall’altra parte sennò si diventa complici e chi tace acconsente, come dice il proverbio! Bisogna segnalare. E poi c’è una preoccupante omertà tra i giovanissimi: se qualcuno di loro sa qualcosa, non parla per paura di perdere gli amici e di essere emarginato. Questo non va bene: le persone da emarginare sono quelle che commettono questi atti, non chi li denunciai».


Sei anni fa, nel 2016, a seguito di precedenti atti vandalici, la parrocchia aveva deciso di correre ai ripari posizionando tre telecamere all’esterno della canonica e del patronato in modo da sorvegliare, specialmente di notte, tutta l’area dell’esteso piazzale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino