Vannacci, da «Mussolini è uno statista» alle scuole separate per i disabili: la sua candidatura spacca la Lega

Vannacci candidato della Lega solo al Centro e al Sud Italia dopo la scelta dei leghisti del Nord di preferire i candidati locali

Vannacci, da «Mussolini è uno statista alle scuole separate per i disabili»: la sua candidatura spacca la Lega
Vannacci a ruota libera, parla di Mussolini statista, di italiani solo dalla pelle bianca e di «classi speciali per ragazze e ragazzi con disabilità»....

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Vannacci a ruota libera, parla di Mussolini statista, di italiani solo dalla pelle bianca e di «classi speciali per ragazze e ragazzi con disabilità». E la sua candidatura alle elezioni europee spacca la Lega: il carroccio al Nord dice no alla sua presenza nella lista dei candidati, mentre che al Centro e al Sud chi si dice d'accordo con la scelta di Salvini: «Anche in questa occasione voglio fare un plauso nei confronti del leader del mio partito Matteo Salvini. La candidatura di Vannacci impreziosisce certamente una lista già fortissima per il collegio delle Isole - scrive in una nota Vincenzo Figuccia, deputato dell’Assemblea regionale siciliana -. Il generale Vannacci si è distinto nel panorama della politica nazionale su temi importanti che riguardano la tradizione e la famiglia, con un approccio culturale coerente alla storia del nostro grande Paese. Sono felice di poter condividere, insieme al nostro leader, il valore di questa scelta. Mi batterò alle elezioni Europee, perché la Lega possa fare un risultato importante, anche grazie a chi comprende che bisogna combattere la dittatura delle minoranze che vogliono imporre adozioni omogenitoriali e utero in affitto».

In Veneto, tramontata l'idea della candidatura di bandiera del governatore Luca Zaia, l'assessore regionale Roberto Marcato dice apertamente che «la candidatura di Zaia è incompatibile con quella di Vannacci», aggiungendo che «Vannacci non c'entra nulla con la storia della Lega». Marcato non nasconde il suo pensiero, pur dicendo di prendere atto della decisione del leader Salvini e del segretario regionale Stefani: «Io avrei messo come capolista un veneto o una veneta per la Lega».

 

Vannacci da Mussolini alla scuola

 «Mussolini è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di ‘statista’ sul dizionario», dice Roberto Vannacci alla Stampa e poi parla di scuola: «Sono un fautore delle scuole pubbliche, ma vorrei fossero più severe. Oggi si appiattisce verso il basso il livello di tutti gli studenti, anche di quelli più bravi. E invece la scuola dovrebbe essere come lo sport, dove si mettono insieme le persone con prestazioni simili». Poi, l'idea di classi separate del generale dell'esercito: «Credo che delle classi con caratteristiche separate aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare. Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico. La stessa cosa vale per la scuola. Chi ha un grave ritardo di apprendimento si sente più o meno discriminato in una classe dove tutti capiscono al volo? Non sono esperto di disabilità, ma sono convito - conclude Vannacci - che la scuola debba essere dura e selettiva, perché così sarà poi la vita. O almeno, così è stata la mia vita».

 

 

La sua candidatura spacca la Lega

Vannacci candidato della Lega solo al Centro e al Sud Italia dopo la scelta dei leghisti del Nord di preferire i candidati locali, come ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia Fedriga. Ma il generale tira dritto e non si cura delle critiche emerse all’interno della Lega per la sua candidatura alle Europee.: «Non c'è bisogno di porgere ramoscelli d'ulivo, perché io non ho mai sollevato alcun problema. Se qualcuno si è espresso negativamente nei miei confronti, lo capisco, fa parte di una fase, ma quando si tratterà di lavorare insieme spero si chiudano gli armadi del passato e si guardi al futuro».

 

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Il Mattino