Bufera sulla Pontificia Accademia della Vita, il Papa nomina un abortista

Bufera sulla Pontificia Accademia della Vita, il Papa nomina un abortista
Bufera in Vaticano. Nel 1994 Papa Wojtyla con il Motu Proprio Vitae Mysterium istituì una Pontificia Accademia per la Vita, aperta a studiosi di qualsiasi...

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Bufera in Vaticano. Nel 1994 Papa Wojtyla con il Motu Proprio Vitae Mysterium istituì una Pontificia Accademia per la Vita, aperta a studiosi di qualsiasi nazionalità e fede religiosa, per promuovere ricerche tese a rafforzare la difesa della vita «nel diretto rapporto con la morale cristiana e le direttive del Magistero della Chiesa». A 23 anni di distanza qualcosa sembra essersi inceppato, almeno a giudicare la lista dei membri nominati da Papa Francesco, su indicazione di monsignor Vincenzo Paglia, presidente dell'accademia. Con grande sorpresa tra gli illustri nomi elencati figura quello del professor Nigel Biggar, teologo moralista anglicano, accademico di fama all'università di Oxford, dichiaratamente abortista. Di lui sono noti alcuni studi morali relativi a una possibile linea abortiva alle 18 settimane del feto, certificata una attività cerebrale e di coscienza. Naturalmente per la morale cattolica e per l'Accademia della Vita chiamata a difendere l'attimo stesso del concepimento è stato un duro colpo. Il nome del professor Nigel prima di arrivare sul tavolo del Papa per la firma dell'incarico onorifico, è stato studiato da monsignor Paglia e da questi inoltrato in Segreteria di Stato. Evidentemente anche in quella sede qualcosa è stato tralasciato e così il nome è scivolato via tra le maglie dei controlli, contrariamente ad altri nomi di studiosi ultra liberal, anch'essi proposti da Paglia come membri dell'Accademia della Vita ma bocciati nell'iter interno.


L'imbarazzo in Vaticano ora è palpabile. Anche perchè nello statuto dell'Accademia, all'articolo 6, è scritto chiaro e tondo che i nuovi accademici (medici, biologi, teologi, giuristi, filosofi, sociologi, antropologi) sono invitati a firmare l'«Attestazione dei Servitori della Vita». Il che significa che «la qualità di Accademico si perde nel caso di azione o dichiarazione pubblica e deliberata contraddittoria a questi principi». Insomma un altro pasticcio per Papa Francesco da sbrogliare a tempo di record, mentre monta già una sotterranea protesta dalla parte ultra conservatrice della Chiesa da tempo preoccupata delle modifiche – così dicono - alla dottrina e perennemente alla ricerca di pretesti per insorgere. Nel frattempo il professor Nigel Biggar, finito nel polverone sui social media e bersagliato da articoli critici sulle sue valutazioni aperturiste sull'interruzione volontaria di gravidanza, ha replicato via Twitter chiarendo che il suo passato liberale sull'aborto è noto, ma la ragione per la quale è stato nominato dall'Accademia della vita è la sua “opposizione al suicidio assistito”.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino