Città del Vaticano – Il messaggio il Papa lo diffonde molto chiaro. Chi è cristiano «deve mostrare amore per migranti». Di conseguenza non...
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«Oggi il mare sul quale fecero naufragio Paolo e i suoi compagni è ancora una volta un luogo pericoloso per la vita di altri naviganti», ha detto il Papa stamattina, incentrando la sua catechesi sul naufragio di Paolo e l'ospitalità che l'apostolo trovò a Malta, in occasione della settimana per la promozione dell'unità dei cristiani.
«In tutto il mondo uomini e donne migranti affrontano viaggi rischiosi per sfuggire alla violenza, per sfuggire alla guerra, per sfuggire alla povertà. Come Paolo e i suoi compagni sperimentano l'indifferenza, l'ostilità del deserto, dei fiumi, dei mari... tante volte non li lasciano sbarcare nei porti. Ma, purtroppo, a volte incontrano anche l'ostilità ben peggiore degli uomini. Sono sfruttati da trafficanti criminali, oggi!, sono trattati come numeri e come una minaccia da alcuni governanti, oggi!, a volte l'inospitalità li rigetta come un'onda verso la povertà o i pericoli da cui sono fuggiti. Noi come cristiani, dobbiamo lavorare insieme per mostrare ai migranti l'amore di Dio rivelato da Gesù Cristo. Possiamo e dobbiamo testimoniare che non ci sono soltanto l'ostilità e l'indifferenza, ma che ogni persona è preziosa per Dio e amata da Lui».
La prossima settimana Papa Francesco andrà a Bari ad aprire il convegno sul Mediterraneo organizzato dalla Cei. Un tema che sarà affrontato in anteprima dal presidente Conte e dal Segretario di Stato, Parolin solo qualche giorno prima, nel corso di un incontro organizzato a Civiltà Cattolica, dove ha sede il quartier generale dello spin doctor di papa Francesco in tema di migrazioni, padre Antonio Spadaro.
Il simbolo dell'impegno della Chiesa di Francesco a favore dei migranti è in quella scultura pesantissima, supportata da una base in cemento e collocata nel mese di ottobre a sinistra dell'emiciclo berniniano. E' intitolata “Angels Unwares”, Angeli Inconsapevoli, ed è realizzata dall’artista canadese Timothy Schmalz amico del cardinale gesuita Michael Czerny sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati. Il tema rimanda alla Lettera agli Ebrei in cui si legge: Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli». Francesco ha spiegato che l'ha voluta in mezzo alla piazza, come se fosse al centro del mondo e della cristianità.
Una statua che però oggettivamente è piuttosto lugubre che fa discutere persino i visitatori che arrivano sulla piazza perchè rompe l'armonia voluta da Bernini.
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Il Mattino