CARACAS - Il regime di Nicolas Maduro ha revocato la carica di presidente del Parlamento a Juan Guaidó, autoproclamatosi presidente ad interim del Venezuela e riconosciuto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Immediata la replica di Juan Guaidó, che ha definito «miserabile» l'inabilitazione politica per 15 anni applicata contro di lui dal governo Maduro. «Si deve essere molto miserabili - ha detto alludendo alla misura annunciata dal controllore generale Amoroso - per chiamare in causa non so da dove un personaggio designato da un'istituzione che non esiste».
E sempre ieri il segretario di Stato americano, Mike Pompeo ha preso posizione sul Venezuela: «Russia e Cuba, giù le mani», ha scritto su Twitter. «Maduro chiede che non vengano messe le mani sul Venezuela mentre invita le forze di sicurezza di Cuba e Russia, in modo che lui e i suoi complici possano continuare a saccheggiare il Venezuela. È ora che le istituzioni venezuelane prendano posizione per la propria sovranità», dice Pompeo. In linea, stavolta, la posizione dell'Italia. «Il nostro governo non riconosce Maduro» e in Venezuela «si deve andare a elezioni libere il prima possibile», ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, nel corso di una conferenza stampa in diretta streaming da Washington.
Il presidente Maduro intanto ha annunciato che l'ultimo blackout nazionale registrato mercoledì nel Paese «è stato un attacco terroristico brutale, eseguito con un fucile. Il luogo attaccato era vitale per la trasmissione di energia elettrica nel paese». Maduro ha voluto sottolineare la facilità con la quale sarebbe stato realizzato tale presunto attacco, nonostante le attività militari portate avanti per difendere la rete elettrica realizzate dalle Forze Armate venezuelane. «Vorrei sapere anche io come hanno realizzato l'attacco di Guri se le sottostazioni sono militarizzate, un sacco di gente se lo chiede. Le persone che lo hanno fatto sapevano quello che stavano facendo».
Il presidente ha poi comunicato che a seguito dei blackout registrati nei giorni scorsi, sarà realizzata una «gestione della tensione» elettrica, il modo del governo di definire una misura di razionamento dell'energia nel Paese. «Stabilizzeremo, nei prossimi giorni, il servizio elettrico, chiedo la massima comprensione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino