I piccoli chalet in legno, i punch caldi da degustare lungo la strada, le bancarelle solamente artigianali. Passeggiare tra i mercatini di Natale di Vienna porta i turisti in...
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Per tuffarsi nell'atmosfera natalizia, non occorre aspettare dicembre inoltrato: Vienna si veste a festa già dalla seconda metà di novembre. Le principali vie e piazze si trasformano improvvisamente in luoghi di aggregazione che attraggono migliaia di cittadini. Il mercatino più famoso è in piazza del Municipio, alla fermata metro Rathaus, che a gennaio si trasforma in pista di ghiaccio per pattinare. Ma merita una visita anche il mercatino davanti al museo Belvedere, a Karlsplatz e, soprattutto al castello Schönbrunn dove ha vissuto la principessa Sissi. Da qui si può salire la scalinata e rimanere incantati dalla visione dell'intera città dall'alto, illuminata solo dal gigante albero di Natale e dalle luminarie delle bancarelle che invadono tutto il piazzale sottostante.
Le bancarelle sono tutte dello stesso stile, per creare una visione d'insieme ordinata. I commercianti sono tutti all'interno di piccole baite in legno decorate ed illuminate. In vendita solo prodotti artigianali e cibi tipici. Impossibile non impazzire per il gulash austriaco servito dentro un “contenitore” di pane, i krapfen, gli strudel dolci e salati, gli spatzle, i wrustel... o i punsch caldi. Questi ultimi li servono in mille gusti diversi dentro una tazza decorata con la città di Vienna. Si può fare il giro per i mercatini con la tazza in mano se si lasciano tre euro di cauzione, che verranno restituiti una volta riconsegnata. Prezzi moderati: con 10 euro si può mangiare un panino, prendere un dolce e bere una bibita calda. In vendita oggetti intagliati a mano, palline di Natale, idee regalo e oggettistica.
Nessun commerciante abusivo o una bancarella diversa dalle altre. Le regole, a Vienna, sono rispettate ed imbattersi in un venditore ambulante che vende la merce senza le regolari autorizzazioni, come accade in Italia, è praticamente impossibile. Nessuna cartaccia abbandonata perché i cestini sono ogni pochissimi metri proprio per tutelare l'ambiente. Insomma, niente che disturbi anche lontanamente l'atmosfera fiabesca e natalizia.
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Il Mattino