Ha massacrato di botte la sua ex compagna colpevole di averlo lasciato in quanto stanca di subire violenze fisiche e psichiche e del fatto che lo stesso spacciasse droga....
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Gli stessi vicini hanno allertato carabinieri e 118. Sul posto è giunta un’ambulanza che ha provveduto a trasportare la malcapitata, priva di conoscenza, all’ospedale “Perrino” di Brindisi. Sottoposta a diversi esami è stata poi dimessa in serata con una prognosi di trenta giorni, durante i quali dovrà portare un collare cervicale. L’energumeno è stato intercettato e fermato dai carabinieri della compagnia di Fasano e della stazione di Pezze di Greco ma successivamente rilasciato in quanto il pm di turno, Giovanni Marino, non ha disposto l’arresto. Mauro Blonda, avvocato della famiglia della vittima, ha presentato comunque ieri alla caserma dei carabinieri una dettagliata denuncia per lesioni gravi e altri reati. Già nei giorni precedenti l’uomo aveva tentato di avvicinare la donna che lo aveva lasciato dopo che l’uomo, come detto, nei mesi scorsi, era stato fermato per traffico di stupefacenti. Lui non si è rassegnato alla fine della storia e ha cominciato a pedinarla tentando anche di speronarla con l’auto. Anche in passato c’erano state violenze ma la donna non aveva sporto denuncia.
L’episodio ha destato sconcerto a Fasano dove si registra sul caso un duro intervento dell’assessore comunale alle Pari opportunità Cinzia Caroli. «È l’ennesimo atto di violenza cieca e intollerabile - tuona l’assessore Caroli -. Spero che la signora proceda con denuncia, la famiglia deve sostenere questa donna. Apprendo che il pm non ha convalidato l’arresto nonostante la flagranza di reato e sono indignata. Cosa doveva accadere per arrestare quest’uomo? La doveva ammazzare? È inaccettabile. Le istituzioni cosi perdono credibilità e si svuotano di senso». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino