Scoperti 200 nuovi virus: sono simili all'infuenza e all'ebola

Scoperti 200 nuovi virus: sono simili all'infuenza e all'ebola
Gli scienziati hanno scoperto almeno 200 virus capaci di colpire i vertebrati, dai mammiferi agli uccelli, dai rettili agli anfibi e ai pesci. Sono stati scoperti in 186 specie e...

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Gli scienziati hanno scoperto almeno 200 virus capaci di colpire i vertebrati, dai mammiferi agli uccelli, dai rettili agli anfibi e ai pesci. Sono stati scoperti in 186 specie e molti di essi sono parenti di virus conosciuti, come quelli dell'influenza o i virus responsabili di febbri emorragiche come Ebola. Li ha individuati lo studio pubblicato sulla rivista Nature e coordinato da Yong-Zhen Zhang, del Centro di controllo e prevenzione delle malattie cinese, e da Edward Holmes, dell'Università australiana di Sydney.


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I ricercatori hanno scoperto che i virus hanno un corredo ereditario fatto di Rna, la molecola braccio destro del Dna che racchiude il codice della vita. L'evoluzione dei virus è ancora in gran parte sconosciuta e i 200 virus appena scoperti indicano che la loro storia è andata avanti in parallelo a quella degli organismi che hanno colpito nel tempo. Indipendentemente dalle specie alle quali appartenessero, in alcuni casi sono 'saltatì da una specie all'altra, in altri hanno invece seguito i loro ospiti dalle acque alle terre emerse in un processo probabilmente durato milioni di anni.

Gli autori della ricerca non escludono, quindi, che i virus che oggi colpiscono l'uomo potrebbero essere imparentati con quelli che infettavano i vertebrati già 500 milioni di anni fa. Sono inoltre venuti alla luce che non si sospettava potessero colpire organismi diversi da quello umano. «Questa scoperta dimostra che i virus a Rna sono molto più diffusi nel regno animale di quanto pensassimo», ha osservato Holmes. I 200 nuovi virus appena individuati, rilevano i 'cacciatorì, sono soltanto il primo passo verso la possibilità di identificare nuovi agenti virali capaci di colpire potenzialmente l'uomo. «Questo non significa, però - ha concluso Holmes - che questi virus rappresentino oggi una concreta minaccia per la salute umana».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino