"Campione di Vita". La famiglia di Willy Monteiro ha ricevuto dal pugile Christopher "Gringo" Mondongo il riconoscimento della Federazione Pugilistica italiana...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nei giorni scorsi la stessa Federazione aveva precisato: «Uno dei quattro balordi è stato tesserato fino al 2018 ma da allora non ha più avuto a che fare, sotto qualsivoglia forma, con il movimento pugilistico nazionale. A questo personaggio sarà interdetta sine die la possibilità di tesserarsi con la Fpi e di iscriversi/allenarsi presso tutte le Asd/Ssd a essa affiliate».
Willy Monteiro, chiusa la palestra frequentata dai fratelli Bianchi
La FPI aveva espresso «immenso dolore e cordoglio per la scomparsa del giovane Willy Monteiro, barbaramente ucciso sabato notte a Colleferro. Willy, corso in aiuto di un amico preso di mira da una banda di balordi e per questo malmenato a morte - si legge - era portatore sano di quei valori che fanno di un uomo un Pugile: coraggio, altruismo e incoercibile voglia di aiutare chi è in difficoltà». «Valori, non i soli, e ideali che sono alla base della nobile arte - proseguono dalla Federazione - e che i Maestri insegnano quotidianamente nelle palestre affiliate alla Fpi. Chi non ne è in possesso e, soprattutto, non è tesserato (agonista/amatore, ndr) con la Fpi non può e non deve essere definito Pugile. Si Chiede, quindi, maggiore attenzione agli organi di stampa nell'usare i sostantivi pugili e pugilato all'interno di articoli/titoli su fatti di cronaca nera come quello di Colleferro»
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino