Willy Monteiro, il padre di Pincarelli: «Mario con amici sempre fumati e bevuti, non si è accorto di nulla»

Willy Monteiro, il padre di Pincarelli: «Mario con amici sempre fumati e bevuti, non si è accorto di nulla»
Willy Monteiro, parla il padre di Pincarelli: «Mario con amici sempre fumati e bevuti, non si è accorto di nulla». «Da ragazzo ho avuto anche io...

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Willy Monteiro, parla il padre di Pincarelli: «Mario con amici sempre fumati e bevuti, non si è accorto di nulla». «Da ragazzo ho avuto anche io qualche problema ma poi quando mi sono fatto una famiglia basta. Oggi ho 57 anni, è tutto alle spalle. Ma Mario non c'entra con i miei problemi», dice Stefano Pincarelli all'Adnkronos parla dei suoi trascorsi con la giustizia, cose vecchie che oggi teme possano chiedere il conto con gli interessi al figlio, in carcere insieme a Marco e Gabriele Bianchi per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro (Roma). «Mario è stato coinvolto nella rissa con Belleggia (Francesco, ora ai domiciliari nella sua casa di Artena, ndr) e se ne stavano andando, era finito tutto. Due ragazzi che erano lì hanno chiamato i Bianchi chiedendogli di intervenire. Se non avessero fatto quella telefonata tutto questo non sarebbe successo».



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Willy a terra


«Mario nemmeno se n'era accorto che quel ragazzo fosse morto - dice all'Adnkronos il padre di Pincarelli - quella notte è tornato a casa ma non ci si capisce niente. Stanno sempre bevuti, fumati quando rientrano. Ma stava bene, pulito, preciso quella notte. Lo ha accompagnato a casa un amico che oggi è andato a testimoniare, non è tornato coi Bianchi».

È convinto che suo figlio non abbia capito la gravità della sua situazione, che non abbia visto il corpo di Willy a terra. «Se si fosse reso conto di quanto era successo non si sarebbe costituito coi carabinieri - assicura il padre di Pincarelli - Era rimasto agli schiaffi, alla rissa, ma del ragazzo per terra non se ne parlava. I testimoni lo diranno. Lui quella sera urlava agli altri di smetterla. Quando fai la scazzottata poi finisce lì, Mario non è uno sanguinario che insiste. Solo si fa rispettare, sa il fatto suo».


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Il Mattino