World's Top 2% Scientists, i ricercatori dell'Università Federico II al top del mondo

World's Top 2% Scientists, i ricercatori dell'Università Federico II al top del mondo
Nella classifica dei World's Top 2% Scientists, ranking dei migliori scienziati al mondo pubblicata nei giorni scorsi dalla Stanford University, si fa largo...

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Nella classifica dei World's Top 2% Scientists, ranking dei migliori scienziati al mondo pubblicata nei giorni scorsi dalla Stanford University, si fa largo l'Università Federico II di Napoli. Nel 2020, ultimo anno di riferimento, c'è stato infatti un significativo incremento del numero di ricercatori federiciani: si tratta di 226 ricercatori, il 34% in più rispetto ai 168 del 2019, oltre a ben 123 ricercatori tra i migliori scienziati al mondo presi in considerazione nell'arco della loro carriera rispetto ai 108 dell'anno scorso con un incremento del 13%. Primo tra i federiciani con un rank di 1.840 troviamo Salvatore Capozziello che si piazza al 14esimo posto nel mondo per il settore Fisica nucleare e delle particelle, anticipando colleghi di blasonate università come il California Institute of Technology, Princeton University e University of Oxford. Più distaccata al secondo posto c'è invece Annamaria Colao con rank 3.994 ma 78esima per Endicronologia e Metabolismo, e poi Maria Deglia di Agraria con rank 5.100 e 25esima in Scienze dell'Alimentazione. Il settore più rappresentato è quello della Medicina Clinica con 80 presenze, seguito da Ingegneria con 47 e Chimica con 28. In lista anche il sindaco Gaetano Manfredi con rank 26.666 e 96esimo in Ingegneria Civile, l'assessore Edoardo Cosenza con rank 92.632 e 354esimo nello stesso settore, e il rettore federiciano Matteo Lorito con rank 102.297 e al 1.589esimo posto in Biologia vegetale e botanica.

La pubblicazione curata dal docente John Ioannidis della Stanford University ha analizzato milioni di ricercatori di Università e Centri di ricerca di tutto il mondo, identificando gli scienziati che si sono distinti a livello mondiale per autorevolezza scientifica sulla base del numero di pubblicazioni e di citazioni nelle relative aree disciplinari. L'analisi dei dati bibliometrici ha consentito di creare una lista di circa 190mila scienziati di spicco (ossia il 2% di oltre 9 milioni di ricercatori), classificati in 22 campi scientifici e 176 sottocampi, che fornisce informazioni standardizzate su citazioni, h-index, e altri indicatori bibliometrici. Il risultato evidenzia l'eccellenza e la rilevanza internazionale della ricerca scientifica della Federico II, che cresce anno dopo anno di prestigio aumentando sensibilmente il numero di docenti presenti. Sono state stilate due classifiche: la prima (S6) basata sull'intera carriera dei ricercatori e la seconda (S7) che invece si riferisce al solo anno 2020. La seconda categoria include, scelta estremamente positiva e meritoria, anche i giovani scienziati. Per ogni ricercatore viene indicato il settore in cui è attivo e la classifica corrispondente. Il risultato di questo studio è una fotografia attuale e approfondita della ricerca mondiale. La lista degli accademici che si sono distinti spazia fra diversi dipartimenti, confermando la qualità della ricerca scientifica dell'Ateneo in varie e numerose discipline: in particolare Medicina e Farmacia, Ingegneria e Agraria. Tale classifica potrebbe essere criticata per i parametri utilizzati, non riuscendo a valutare in modo equo il lavoro in aree disciplinari così diverse. Questa di Stanford però, una delle classifiche più accreditate - pur con tutti i limiti di come sia semplicistico, nell'ambito della ricerca scientifica, calcolare i meriti e le qualità di uno scienziato sulla base di meri parametri numerici - può comunque essere un costruttivo spunto di riflessione sulla realtà dei nostri Atenei. In ogni caso un elemento importante e positivo per l'Università Federico II scaturisce dal confronto con le classifiche analoghe prodotte sui dati relativi agli anni precedenti con il sensibile incremento del numero dei docenti federiciani. 

La conoscenza di questi dati è importante perché può fornire indicazioni molto utili per misurare il valore della ricerca a livello internazionale e questa classifica rappresenta in tal senso un nuovo riconoscimento per l'Ateneo federiciano e la sua reputazione nel panorama mondiale, a testimonianza della sua qualità che evidenzia l'eccellenza e la rilevanza internazionale dei ricercatori in molti settori disciplinari che hanno pubblicato articoli che contribuiscono ad accelerare il progresso nei propri settori e influenzano fortemente l'attività di altri studiosi. L'Università Federico II si conferma così una delle principali realtà di ricerca in Italia e nel mondo. 

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Il Mattino