Yara, la moglie di Bossetti: «L'assassino è ancora in giro. I carabinieri si facevano le foto con mio marito»

Yara, la moglie di Bossetti: «L'assassino è ancora in giro. I carabinieri si facevano le foto con mio marito»
ROMA - Dopo un lungo silenzio parla la moglie di Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio. ...

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ROMA - Dopo un lungo silenzio parla la moglie di Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio.


«Sostengo e confermo che mio marito è innocente, dopo tutto quello che è successo hanno preso un abbaglio e l'assassino è ancora in giro». Così Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti, in carcere dalla scorso 16 giugno per l'omicidio di Yara Gambirasio, ha difeso il marito durante la registrazione di Matrix in onda su Canale 5 in seconda serata.



«Dalla faccia era sconvolto. Lui è muratore, stava gettando la soletta, era nel bitume fresco, non poteva scappare. L'hanno ammanettato subito e gli hanno detto: non parlare, non dir niente, non guardarci in faccia». Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti, arrestato per l'omicidio di Yara Gambirasio, ha riportato il racconto dell'arresto fattole dal muratore. «Era sconvolto, non sapeva dove guardare, non era lui», ha risposto al conduttore che sottolineava come l'apparente imperturbabilità di Bossetti durante l'arresto sia stato interpretato come un indizio di colpevolezza.



Secondo quanto raccontato dalla moglie Marita Comi intervistata da Matrix, quando venne portato in caserma Massimo Bossetti sentì le urla della gente che invocava la pena morte. Accadde anche quando fu portato in carcere. «Mi è dispiaciuto per lui che li ha sentiti», ha detto la donna, che ha aggiunto, stando a quanto le ha raccontato il marito: «I carabinieri hanno fatto la foto col loro telefonino per farsi vedere con il presunto assassino».



Gli inquirenti sono incorsi in un «equivoco» nell'interpretare un foglietto sul quale Massimo Bossetti, il muratore arrestato per l'omicidio di Yara Gambirasio, aveva annotato dei nomi di ragazze con accanto quelli che sembravano numeri di telefono. Il muratore, nel corso di un interrogatorio davanti al pm Letizia Ruggeri, aveva spiegato che quelli non erano numeri di donne ma un modo di annotarsi pin della carta di credito e altri, nel timore che perdesse il portafogli. «Ne ho anche io uno uguale scritto da lui - ha raccontato sua mogli Marita Comi nel corso della registrazione di Matrix -. Lo ha scritto lui». La donna ha poi mostrato il foglietto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino