BERGAMO - Svolta nel caso di Yara Gambirasio: sul corpo della vittima non c'è traccia del Dna mitocondriale di Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere dal 16 giugno scorso...
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Si è sempre parlato della traccia mista - Dna della vittima e di 'Ignoto 1' - trovata sugli slip di Yara come la 'prova regina' contro il muratore 44enne, in carcere dal 16 giugno scorso e accusato dell'omicidio della 13enne di Brembate di Sopra, scomparsa il 26 novembre 2010 e trovata in un campo di Chignolo d'Isola tre mesi dopo, ma la scienza sembra sconfessare se stessa.
Nella relazione, in possesso dell'Adnkronos, in cui Carlo Previderè, ricercatore responsabile del laboratorio di genetica forense dell'Università di Pavia e chiamato dal pm di Bergamo Letizia Ruggeri ad analizzare la presenza di peli e capelli sul corpo della vittima, si mostra l'analisi del Dna mitocondriale. Ebbene da una semplice tabella si evince come il Dna mitocondriale di Bossetti, estratto dal campione 31G20 della relazione del Ris (la traccia trovata sugli slip della vittima, ndr), non coincide con quello di 'Ignoto 1'. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino