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Bergamo - È polemica. I legali di Massimo Bossetti, il muratore in carcere, con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, attaccano la Procura di Bergamo: secondo Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni nella richiesta di custodia cautelare per il loro assistito non sarebbero stati inseriti tutti gli atti che avrebbero potuto favorire la scarcerazione dell'artigiano.
Lo si legge nell'istanza di scarcerazione, che è stata respinta lunedì perchè a carico di Bossetti esisterebbero gravi indizi di colpevolezza e ci sarebbe il pericolo di reiterazione del reato.
Nelle quaranta pagine dell'istanza, in un capoverso si legge che «è convincimento degli scriventi che le determinazioni maturate dal gip siano, in significativa parte, conseguenza della mancata rappresentazione, come in premessa anticipato, nella richiesta di applicazione del fermo/custodia avanzata dal Pubblico Ministero, di importanti (e oggettivi) elementi la cui valutazione avrebbe condotto il Giudicante a differenti conclusioni».
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Il Mattino