Zingaretti indagato per presunto finanziamento illecito, il governatore: «M5S non mi fa paura, fiducia nella giustizia»

Zingaretti indagato per presunto finanziamento illecito, il governatore: «M5s non mi fa paura, fiducia nella giustizia»
Il nome di Nicola Zingaretti spunta in un filone di indagine collegato alle dichiarazioni dell'avvocato Giuseppe Calafiore, arrestato insieme a Piero Amara per corruzione in...

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Il nome di Nicola Zingaretti spunta in un filone di indagine collegato alle dichiarazioni dell'avvocato Giuseppe Calafiore, arrestato insieme a Piero Amara per corruzione in atti giudiziari. Lo riporta l'Espresso, secondo cui a tirare in ballo il governatore del Lazio sarebbero le dichiarazioni di due avvocati siciliani, Piero Amara e Giuseppe Calafiore, che, scrive il settimanale, «da mesi stanno facendo tremare magistrati, politici e giudici del Consiglio di Stato». «Arrestati nel febbraio del 2018 per corruzione in atti giudiziari, un mese fa hanno patteggiato 3 e 2,9 anni a testa. Ma le loro dichiarazioni continuano a fare da carburante alle indagini delle procure di Roma e di Messina».


LA REPLICA DEL GOVERNATORE
«In merito all'articolo dell'Espresso sulla mia iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Roma per un presunto finanziamento illecito, voglio affermare di essere estremamente tranquillo perché forte della certezza della mia totale estraneità ai fatti che, peraltro, sono stati riferiti come meri pettegolezzi 'de relatò e senza alcun riscontro, come affermato dallo stesso articolo del settimanale». Così Nicola Zingaretti, che esprime fiducia nella giustizia e non si farà «intimidire dalle bassezze del M5S».

«Mai nella mia vita ho ricevuto finanziamenti in forma illecita e attendo quindi con grande serenità che la giustizia faccia tutte le opportune verifiche per accertare la verità - prosegue il neo segretario Pd e governatore del Lazio -. Quanto al Movimento 5stelle e alle loro scomposte dichiarazioni: comprendo la loro disperazione per il disastro politico che stanno combinando, per essere da mesi succubi del loro alleato di governo, per essere in caduta libera nel gradimento dei citttadini e per le batoste elettorali avute in Abruzzo e Sardegna. Ma se pensano di aggraparsi alle fantasie di qualcuno sbagliano di grosso - conclude Zingaretti -. Non mi faccio intimidire da chi utilizza queste bassezze.


«Nemmeno pochi giorni da segretario del Partito democratico e già viene indagato per finanziamento illecito, secondo l'Espresso. Un bel battesimo che non sorprende, visto che era già stato indagato per Mafia Capitale. Perdi il pelo ma non il vizio: bentornato Pd, ci eri mancato». Lo dice il M5S in una nota. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino